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Coronavirus, la Regione Lazio assume infermieri a tempo indeterminato. USB: “Lo chiedevamo da tempo”

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Di seguito le parole del Sindacato USB in merito all’assunzione a tempo indeterminato di infermieri da parte della Regione Lazio:

La Regione Lazio finalmente assume infermieri a tempo indeterminato, come USB chiedeva da molto tempo

Da anni USB grida ai quattro venti la necessità di voltare pagina nella sanità e farla finita con i tagli, la chiusura delle strutture, la mancanza di investimenti, le esternalizzazioni, il lavoro precario e le piante organiche ridotte al lumicino. L’emergenza coronavirus ha svelato a che livello disastroso è stato ridotto il Sistema Sanitario Nazionale, incapace di far fronte alla crisi nonostante l’abnegazione del personale. Sempre più servizi sono stati esternalizzati e dati in appalto alle cooperative – cosa che si continua a fare – creando posti di lavoro precari e sottopagati mentre oltre 40.000 lavoratori a tempo indeterminato sono usciti dal lavoro senza essere rimpiazzati. È ora di dire basta a scelte politiche che sono un complesso di manifestazioni criminali e hanno penalizzato lavoratori e cittadini utenti.

Dopo quasi 10 anni, il Servizio Sanitario Regionale del Lazio è finalmente uscito dal commissariamento e, alla luce di questa novità, è possibile pensare a una nuova stagione di assunzioni e stabilizzazioni. Ma gli interessi in campo sono fortissimi, e la vicenda Sant’Andrea è illuminante. Oltre 7.000 infermieri sono risultati vincitori e idonei al concorso espletato al Sant’Andrea e la logica e la capacità di intendere e volere avrebbero suggerito l’assunzione in blocco di tutti i partecipanti al concorso così come richiesto da USB molto prima della crisi coronavirus.

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Ma, ripetiamo, gli interessi in gioco sono tanti e forti, così sono continuati gli accordi tra le aziende, Cgil, Cisl, Uil e le cooperative per esternalizzare i servizi infermieristici, mentre la Regione Lazio di fronte alla emergenza coronavirus ha assunto 1040 infermieri e poi ha deliberato l’assunzione a tempo determinato – prima a 6 mesi poi a 12 mesi – degli infermieri in graduatoria interessati, minacciando, anche se velatamente, lo scorrimento in basso nella graduatoria in caso di non accettazione della destinazione del luogo di lavoro. Minaccia inutile visto che gli infermieri hanno vinto un concorso per un lavoro a tempo indeterminato e nessuno può togliere loro questo diritto.

Morale della favola, alla buon’ora, la Giunta Regionale rivede il proprio operato e si è finalmente decisa all’assunzione a tempo indeterminato degli infermieri in graduatoria idonei di concorso.

Meglio tardi che mai: 7000 assunzioni subito. Ma il genio del male che si annida in qualche stanza va confinato per evitare che faccia danni ulteriori!