Cronaca

Fiumicino, traffico di passaporti: 11 arresti

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La Polizia di Frontiera di Fiumicino ha eseguito 11 arresti, emessi dall'Autorità Giudiziaria di Roma, nei confronti di una banda criminale dedita al traffico di passaporti. Tale banda risulta essere costituita prevalentemente da algerini e marocchini con basi a Roma e Napoli e con ramificazioni a Parigi, Molenbeek ed Istanbul. Tra i destinatari dei provvedimenti cautelari, figurano anche tre funzionari dell’Istituto Poligrafico dello Stato e del ministero delle Finanze, accusati, a vario titolo, di aver sottratto i passaporti dai magazzini della Zecca dello Stato e quindi di aver favorito il traffico di passaporti destinati al macero.

La Polizia di Frontiera di Fiumicino ha eseguito 11 arresti, emessi dall’Autorità Giudiziaria di Roma, nei confronti di una banda criminale dedita al traffico di passaporti. Tale banda risulta essere costituita prevalentemente da algerini e marocchini con basi a Roma e Napoli e con ramificazioni a Parigi, Molenbeek ed Istanbul. Tra i destinatari dei provvedimenti cautelari, figurano anche tre funzionari dell’Istituto Poligrafico dello Stato e del ministero delle Finanze, accusati, a vario titolo, di aver sottratto i passaporti dai magazzini della Zecca dello Stato e quindi di aver favorito il traffico di passaporti  destinati al macero.

Dalle indagini sarebbe emerso che i personaggi di nazionalità straniera, coinvolti nell’inchiesta, avrebbero collegamenti con gli ambienti dell’estremismo islamico e del traffico di esseri umani. Per questo i passaporti destinati alla distruzione una volta sottratti venivano immessi sul mercato clandestino e spediti in varie destinazioni tra cui in Siria, Iraq e Afghanistan.

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha diffuso una nota nella quale si legge che:

“In merito all’inchiesta della procura di Roma sulla sottrazione di passaporti italiani destinati alla distruzione nel febbraio del 2014, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato precisa che il personale coinvolto nell’indagine già da tempo è stato allontanato dal processo di lavorazione di passaporti o di altri documenti di identità. Sin dalla fine del 2014, inoltre, il nuovo managment di Ipzs, d’intesa col Mef, ha modificato le procedure di gestione dei resi e della distruzione dei passaporti difettosi, tracciando le fasi di lavorazione e incrementando sostanzialmente il livello di sicurezza con sistemi tecnologici avanzati. Inoltre, è stata sostituita tutta la linea di responsabilità manageriale della produzione e della sicurezza. L’Istituto, peraltro, ha fornito la massima collaborazione agli organi inquirenti per agevolare l’accertamento di eventuali responsabilità individuali anche al fine di adottare tutti i provvedimenti necessari a tutela degli interessi aziendali”.

Ferdinando Moliterni