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Manziana, impennata di casi di Coronavirus: si è arrivati a quota 11. Il Sindaco vieta le attività sportive e motorie in luoghi pubblici

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Impennata di casi di Coronavirus nella zona di Manziana. A confermarlo è direttamente il primo cittadino Bruno Bruni. Attualmente i casi salgono a quota 11.

Il messaggio del Sindaco di Manziana Bruno Bruni

“Quella che qualche giorno fa era solamente un’ipotesi è diventata oggi una certezza: la Asl mi ha informato che il numero dei casi di persone affette da Coronavirus Covid 19 a Manziana è salito a 11.

Un’impennata che sicuramente può spaventare ma che in realtà deve solo spingerci a continuare a seguire la strada fin qui intrapresa: DOBBIAMO RESTARE A CASA. Non ci sono alternative. E’ necessario solo usare la testa e sapere che quello che stiamo facendo oggi serve a garantire la nostra salute domani.

Avrete sicuramente saputo dell’ordinanza che ho firmato in mattinata e che vieta le attività sportive e motorie in luoghi pubblici: non è stata una scelta semplice ma, anche alla luce di questi numeri, quanto mai necessaria.

Il nostro verde è la nostra casa. Il nostro bosco, in particolare, è il luogo che nella storia di Manziana ha visto concretamente “nascere” il paese. Sono da sempre un camminatore: tra gli alberi di Macchia Grande raccolgo idee, recupero energie e, fino a qualche anno fa, ci andavo anche con il mio cane Zama che così riusciva a scaricare istinti che in casa erano repressi. So benissimo, quindi, quale sacrificio vi sto chiedendo. Sono certo però che capirete che mai avrei preso un provvedimento di questo tipo se non ce ne fosse stata la reale necessità. Ci tengo a sottolinearlo: non è stata una decisione di pancia ma ben ponderata. Il personale di polizia locale e quello delle forze dell’ordine è impegnato in prima linea ogni giorno ma il numero di situazioni “rischiose” in termini di contagio non accennava a diminuire. E, mi spiace dirvelo con questa durezza, ma non era più pensabile potere continuare su quella via. Non è una ripicca, né è un vezzo, né una smania di protagonismo del sottoscritto: è l’ennesimo tentativo di tutelarci.
Perché, ve lo assicuro, essere contattati dalla Asl e vedere salire giorno dopo giorno il numero dei contagiati non lascia insensibili nessuno, nemmeno un Sindaco, tanto meno Bruno.

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Quindi, ancora una volta, il mio primo pensiero e la mia solidarietà vanno alle persone coinvolte e alla loro famiglie: se noi siamo spaventati e disorientati ,figuriamoci loro come devono sentirsi. Ma mai come in questi momenti serve lucidità e calma.

Ad oggi solamente una delle 11 persone coinvolte è ricoverata in ospedale ed ha necessità di un aiuto alla respirazione, non dando purtroppo al momento segni di miglioramento e manifestando i sintomi di una polmonite. Gli altri 10, invece, sono a casa o non manifestando segni della malattia o avendo febbre, tosse e debolezza.

Alla luce di questi fatti, ancora una volta mi appello al Vostro senso di responsabilità: dateci una mano ad aiutarVi. E’ importante per l’intera comunità. Dobbiamo capire che BISOGNA RISPETTARE LE INDICAZIONI: la spesa va fatta possibilmente una volta a settimana e in paese, a meno che quello che si deve comprare non sia disponibile. Le uscite di altra natura devono essere limitate e non ripetute nella giornata, fatta eccezione ovviamente per gli spostamenti di lavoro o salute. Ricordo, inoltre, che chi è in difficoltà può utilizzare il servizio di consegna a casa di generi di prima necessità e medicinali messo a disposizione dal Comune in collaborazione con la Protezione Civile La Fiora e con le guardie ecozoofile di Fareambiente.

Il nostro pensiero non deve essere “come posso trovare un motivo per uscire” ma COME POSSO EVITARE DI FARLO!

Prima entriamo in questa logica e prima usciremo da questa difficile situazione!

Non buttiamoci giù, alleniamo la mente a sostenere questa nuova e impensabile situazione: abbiamo la forza per poterlo fare. Ve lo assicuro.

Stringiamo i denti e lasciamoci alle spalle questa emergenza!”