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Coronavirus e truffe online. Altra allerta della Polizia Postale: nuova campagna di phishing che propone falsi aggiornamenti delle assicurazioni sanitarie per la copertura da covid19

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Truffe online, irreperibile da diversi anni... alla fine è stato "beccato"

“L’abbiamo già detto noi dello “Sportello dei Diritti” che il crimine coglie l’emergenza come una possibile fonte di lauti guadagni. Ed è, in particolare, il cybercrime ad essere particolarmente attivo a causa dell’aumento esponenziale degli utenti connessi in numero crescente in ragione della quarantena cui siamo sottoposti.

A lanciare una nuova allerta è la Polizia Postale che sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” c’invita all’attenzione con un nuovo post del seguente tenore: “Un’altra delle numerose campagne di phishing che stanno cavalcando cinicamente l’onda della pandemia da Coronavirus finge di fornire un’assicurazione sanitaria per poi sottrarre credenziali di login di Microsoft Office365.

Le vittime ricevono un’email che propone l’aggiornamento della loro attuale polizza assicurativa sanitaria mirato a comprendere anche la copertura per il COVID-19. Cliccando sul pulsante che consente di completare il pagamento dell’importo, le vittime, sono reindirizzate a un sito di phishing.

In alcuni casi i Cyber criminali hanno imitato una comunicazione del Direttore esecutivo di una Azienda relativa a nuovi piani assicurativi con copertura per il nuovo virus. Cliccando sul bottone per la visualizzazione del documento informativo gli utenti sono stati reindirizzati a un sito malevolo.

L’invito della Polizia Postale è di diffidare da questi e da simili messaggi, evitando accuratamente di aprire gli allegati che essi contengono.

Per tutte le informazioni e segnalazioni gli utenti possono consultare il commissariato virtuale della Polizia Postale raggiungibile all’indirizzo www.commissariatodips.it”.

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Se già sono anni che segnaliamo analoghi tentativi di frode che utilizzano metodi del tutto simili, tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la scelta di operare in questo particolare periodo appare ancor più spregevole perché si tenta di approfittare con modi a dir poco subdoli, dell’emergenza e delle paure dei cittadini ancor più acuite in questo momento storico.

Il modo migliore per difendersi, è di non dare retta a questi messaggi, non cliccarci mai sopra, non fornire mai dati personali e cancellarli immediatamente”.

Foto di repertorio