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Ladispoli, il Sindaco Grando contro la manovre del Governo: “Peso dell’emergenza Coronavirus tutto sui Comuni”

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Non si sono fatte attendere le prime reazioni all’indomani della manovra spiegata dal Premier Conte nella conferenza stampa di sabato 28 marzo. Tra queste, arriva anche la replica del Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, che contesta le decisioni sottolineando come gli aiuti stanziati in favore dei Comuni siano assolutamente inadeguati.

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“Sono settimane che noi sindaci aspettiamo dal Governo provvedimenti concreti che ci mettano nelle condizioni di fronteggiare l’emergenza sanitaria, che è già sfociata in un’emergenza sociale ed economica. Ogni giorno riceviamo un numero crescente di richieste da parte di cittadini in difficoltà, che non hanno più soldi per fare la spesa, per pagare l’affitto e le bollette.

E il Governo come ha risposto a questo appello disperato? Con un provvedimento fasullo, fatto passare come una manovra da 4,3 miliardi, con cui viene semplicemente anticipata di pochi giorni l’erogazione del fondo di solidarietà ai comuni che ne hanno già diritto.

Si tratta di soldi già iscritti in bilancio, non di somme aggiuntive, che non serviranno assolutamente a fronteggiare l’emergenza. Per Ladispoli la situazione è grottesca: dal fondo di solidarietà non abbiamo mai ricevuto soldi, anzi, ce li abbiamo sempre messi. Quest’anno ci costerà 200 mila euro. Quindi per noi nessuna anticipazione di liquidità.

Il vero stanziamento aggiuntivo è costituito da 400 milioni, che verranno suddivisi tra tutti i comuni italiani in base al numero di abitanti e al loro reddito pro capite. Con i nostri oltre 40 mila residenti ci spettano 80 mila euro per fronteggiare l’emergenza, meno di due euro a testa. Ma questo gli italiani non lo sanno e stanno già contattando i loro sindaci per sapere come avere i 4,3 miliardi distribuiti dal Governo Conte.

Toccherà come sempre a noi “sentinelle” fare il lavoro sporco e spiegare alla gente che la verità è un’altra. Potrei suggerire ai miei cittadini di usare quei due euro che gli spettano per comprare un gratta e vinci, magari saranno più fortunati.

Ma se vorranno tentare la sorte dovranno metterci la differenza di tasca loro!”