Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Meetup 5 Stelle Colleferro
Se è riprovevole la maggioranza di Governo che non rispetta gli impegni elettorali lo è altrettanto l’opposizione che subdolamente è in combutta con la maggioranza oppure è intenzionata a scalzare questultima solo per poter godere di vantaggi di partito e personali.
Ma quanto ad immoralità, le categorie summenzionate vengono superate di gran lunga da una terza: quella dei politici che aspirano a riciclarsi dopo essere stati estromessi da giri di amicizie o cerchi magici o a proporsi cercando agganci.
Costoro cercano di inventarsi o reinventarsi in qualche modo, di solito cavalcando le problematiche che maggiormente attanagliano la cittadinanza, esibendosi in uno spettacolo illusionista simile a quello del prestigiatore che toglie il coniglio dal cilindro; i conigli sono le parole illusorie che prefigurano soluzioni non veritiere ai problemi reali, quelli per cui la gente comune soffre, e che gli stessi politici prestigiatori hanno contribuito a generare.
Il meetup Colleferro 5 Stelle, osserva ultimamente una sorta di tiro incrociato in atto fra la Giunta comunale di Colleferro e un paio di formazioni piuttosto inedite nate da alleanze fra attuali partiti dopposizione e pseudo comitati civici che sembrano zattere a sostegno di personaggi alla ricerca di un passato o di un inedito consenso elettorale.
In mezzo, noi cittadini, umiliati dalla scarsa considerazione che tali compagini dimostrano, con i loro tentativi di persuasione, riguardo le nostre facoltà di discernimento.
Pertanto i cittadini, per amicizia, per curiosità o per caso si ritrovano a sentire, in una o l’altra piazza, le più improbabili promesse e soluzioni. Una vera e propria gara a chi, come si suol dire, la spara più grossa.
Gli argomenti principali si lasciano ad arte in coda ai comizi, dopo, cioè, aver parlato di potature di alberi e siepi, rotatorie e isole pedonali sbagliate o da realizzare, strade dissestate da buche e avallamenti, gestione virtuosa o meno della cassa comunale ed altre questioni di ordinaria amministrazione.
Le cose si ingarbugliano quando, a pubblico stanco, si affrontano i gravi problemi della città. Si prende atto che Ina Camilli, la quale appena tre mesi fa ha manifestato, intervenendo anche dal palco, contro gli inceneritori (o, ingannevolmente, termovalorizzatori), oggi si ritrova, in un comitato in difesa dell’ospedale Leopoldo Parodi Delfino di Colleferro, fianco a fianco con un Silvano Moffa che, nel volerla forse sparare davvero grossa, in un recente comizio (2 luglio) ha asserito che un “termovalorizzatore” è talmente sicuro che al centro di Copenaghen si sta per realizzare il più grande d’Europa, nei cui paraggi la gente potrà sciare, cimentarsi nel trekking e fare pic-nic.
Senza soffermarsi, tra l’altro, se sia possibile o meno che in quei paesi il combustibile da rifiuto bruciato sia di pessima qualità e magari fornito da mafie, così come in Italia. O che, inveendo contro la chiusura dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, arriva ad apostrofare con la parola pazzi i ricoverati del reparto psichiatrico aperto presso l’ospedale di Colleferro praticamente in concomitanza con la chiusura dei tre citati reparti.
Inoltre accusa l’attuale Amministrazione di tenere ancora aperta una discarica che si sarebbe dovuta chiudere nell’ormai lontano 2007. Tralasciando però di specificare chi fino a inizio 2015 ha amministrato la città. Giochi di prestigio insomma. Personaggi e responsabilità che compaiono e scompaiono dalla scena politica con indifferenza verso la gente che si ammala e muore, come dimostrano gli allarmanti dati epidemiologici.
Non più di un pacato convegno in una sala da the è sembrato invece, il 1° luglio, un altro comizio – parola che ultimamente si preferisce sostituire con il termine incontro, decisamente più intimo, forse perché ci si aspetta, e così è stato in ambedue questi casi, scarso pubblico – in cui Rocco Sofi, ex consigliere di maggioranza nell’Amministrazione Cacciotti, spalleggiato in questa occasione da Emanuele Girolami, sia ora che all’epoca Cacciotti all’opposizione, esibiva un piccolo striscione con la scritta Smantelliamoli, ispirato allo slogan della manifestazione Rifiutiamoli dello scorso 9 aprile, per manifestare la propria contrarietà agli inceneritori.
Inoltre, anche qui ci si è detti determinati a riportare nell’ospedale di Colleferro i tre reparti chiusi la scorsa estate e a chiudere, previo messa in sicurezza, la discarica.
Tutto sotto il campeggiare di uno striscione con lhashtag “#lapoliticadelfare” che riporta a due ben noti protagonisti della nostra politica nazionale che tragicamente si collocano all’inizio e alla fine dellultimo ventennio. Questo, nonostante l’evento fosse stato annunciato come incontro con un’associazione consumatori.
Ma la sensazione è che in realtà vi sia una spasmodica ricerca di visibilità politica, nuova o da rinnovare, da parte dei protagonisti e, verosimilmente, di altri che a loro vorranno affiancarsi.
Finché un domani, nella prossima campagna elettorale, il tutto si dissolverà e ognuno cercherà di sfruttare la visibilità ottenuta per una propria candidatura.
Il meetup Colleferro 5 Stelle conferma la propria intransigente linea ambientalista, ponendosi decisamente:
- contro il progettato revamping;
- a favore della messa in sicurezza e chiusura in tempi rapidi della discarica, peraltro a ridosso di un monumento naturale come la Selva di Paliano e che da anni fa giungere nauseabonde esalazioni alla vicina scuola IPIA ovvero l’Istituto Paolo Parodi Delfino;
- a favore di ogni iniziativa politica volta a bonificare il martoriato territorio colleferrino e ad eliminare o severamente monitorare ogni altra emissione inquinante.
Riguardo lospedale, il Meetup conferma quanto già recentemente e diffusamente espresso attraverso comunicati stampa e volantinaggi: ovvero che, al di là di quelle intraprese in autonomia, appoggerà tutte le azioni e tutte le iniziative democratiche e sincere volte a pretendere il mantenimento e il ripotenziamento della struttura sanitaria, sia perché punto di riferimento di un vasto bacino di utenza, peraltro ben servito da due arterie stradali quali via Ariana e via Casilina, dall’autostrada A1, da linee Cotral e dalle Ferrovie, sia a parziale compensazione di un secolo di sfruttamento e inquinamento, ancora perduranti, della Valle del Sacco.
Sempre ed unicamente ad efficace difesa dei diritti dei cittadini ed oltre le mire elettorali, #NOICISIAMO.
Meetup Colleferro 5 Stelle