Attualità

Decreto “Cura Italia”: l’appello di educatrici ed insegnanti rimaste senza stipendio

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
roma coordinamento precarietà e unità scuola

A causa dell’emergenza Coronavirus sono molti i lavoratori rimasti senza stipendio, come le educatrici di asilo nido e le insegnanti della scuola dell’infanzia di Roma Capitale con contratti a chiamata giornalieri.

L’appello di educatrici ed insegnanti

Di seguito, l’appello delle educatrici e delle insegnati supplenti di Roma Capitale.

“In seguito all’entrata in vigore del decreto “CURA ITALIA”, molte figure professionali (come appunto educatrici e insegnanti), sono rimaste escluse da ogni tipo di sostegno economico. L’unica prospettiva possibile è quella della richiesta del SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE NASPI“.

LEGGI ANCHE – Sociale: sul sito di Roma Capitale tutti i numeri utili da chiamare

“Purtroppo,​ in seguito alla​ chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, siamo rimaste a casa senza lavoro nel periodo più florido che ci permetteva di accumulare giorni lavorati i quali sarebbero serviti ad accedere alla NASPI durante la chiusura estiva delle scuole.​ Ma purtroppo non tutte sono riuscite ad accumulare i giorni necessari per poterla richiedere, rimanendo pertanto escluse da ogni tipo di sostegno a proprio favore. Noi che ogni giorno aiutiamo a coprire le assenze e vi sosteniamo costantemente con il nostro lavoro per offrire un servizio di qualità all’utenza, a nostra volta ci piacerebbe essere sostenute in questo momento così difficile e delicato per tutti noi, chiedendo un intervento specifico per la nostra categoria attraverso un provvedimento economico mirato a sostegno del reddito.”

Questo l’appello delle educatrici e delle insegnanti supplenti di Roma Capitale.