Strade vuote, poche macchine, un silenzio surreale e con le città in lockdown sembra proprio la natura voglia riprendersi. Mentre noi ci siamo ritirati nelle nostre case per contenere la pandemia del nuovo coronavirus, a invadere gli spazi urbani e rurali arrivano animali selvatici. Dalle oche ai cervi, fino alle balene nello Stretto di Messina.
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Sono innumerevoli i bizzarri avvistamenti di animali a spasso per le città e le campagne durante queste giornate di quarantena. Il fenomeno è stato osservato ovunque. Tuttavia la massiccia presenza di cinghiali in giro anche sulle strade urbane preoccupano gli agricoltori, e non solo, per le semine di grano che rischiano di essere compromesse dove le invasioni ontinue e ripetute, in pratica ogni giorno.
L’allarme cinghiali, si estende ad ampio raggio a una serie di colture: dai vigneti alle ortive, fino alla situazione allarmante dei prati stabili, con un bollettino di guerra che si rincorre dalla pianura alle aree montane.
Ciò che evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vale unicamente per l’ambito agricolo. Incoraggiati dalla scarsa presenza umana e dal traffico pressochè assente, sospesi i servizi di contenimento sul territorio nazionale e i selezionatori, chiusi gli ambiti territoriali di caccia e la polizia provinciale impegnata nei controlli stradali per la quarantena, intere mandrie con centinaia di soggetti raggiungono perfino i centri urbani Così non si può più continuare, è una questione non solo economica ma di sicurezza e ordine pubblico.
E il Coronavirus non può e non deve essere una scusa per giustificare l’escalation di un problema. Ora occorre prendere in mano al più presto il problema e dare risposte urgenti e concrete all’agricoltura e ai cittadini. A dare il polso della situazione, le immagini eccezionali riprese da un testimone che ha immortalato una mandria di cinghiali, composta da ameno un centinaio di esemplari.
Avvistamenti che oltre a strappare un sorriso in queste lunghe e preoccupate giornate di quarantena, dovrebbero far riflettere su quanto sia assente nella vita odierna un’equilibrio tra noi e il mondo naturale.
Ecco il video: https://youtu.be/EDA1QkgcbK0