Tanti temi di stretta attualità che costituiscono il cuore pulsante della politica colleferrina e non solo. Il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna parla dei temi più caldi che sta affrontando nel suo mandato attraverso un’intervista esclusiva rilasciata al nostro portale. Ricco e variegato il “menu” degli argomenti: in questo articolo tratteremo tutte le tematiche che riguardano l’ospedale “Parodi Delfino” (video intervista e testo).
Partiamo dalle questioni relative all’ospedale di Colleferro: qual è la posizione dell’amministrazione comunale?
La situazione dell’ospedale è particolare e non nasce certo oggi. Abbiamo monitorato l’evoluzione degli eventi giorno per giorno sin dal nostro insediamento, qualcuno si ostina a fare melina ma il problema riguarda tutti i cittadini e non cederò il fianco a strumentalizzazioni politiche, anche perché qualcuno a Colleferro non ha ancora compreso che la campagna elettorale è finita…
Parlando di atti concreti, mi preme dire che la giunta regionale anticiperà il milione e mezzo che serve per pagare i fornitori che hanno costruito la nuova ala, nonostante i fondi ministeriali non siano ancora arrivati. La Regione sopperirà a questo ritardo appositamente per Colleferro dopo l’ok della delibera di giunta: questi soldi consentiranno al direttore generale della Asl di saldare i debiti verso i lavoratori Soim, in modo tale che la nuova ala possa essere inaugurata nel più breve tempo possibile. Credo che questo sia il segno più tangibile della volontà di tenere l’ospedale aperto e nel pieno della sua funzionalità.
Altro fattore importante sono le deroghe per l’inserimento di nuovi medici e, a tal proposito, ho ricevuto una lettera di Zingaretti che ufficializza due nuovi innesti per i reparti di otorinolaringoiatria e urologia. Alcuni medici sono tornati anche nel reparto di medicina, rimangono alcune necessità per ortopedia e cardiologia che affronteremo senza problemi in questi giorni.
Mi preme dire che, nonostante questo lavoro quotidiano con la Regione che ha portato al conseguimento di risultati importanti come il riaccreditamento del centro di Epatologia guidato dal dottor Cecere, siamo l’unica amministrazione che ha fatto ricorso per l’ospedale. Alcuni sindaci delle province di Roma e Frosinone, indipendentemente dal colore politico, mi hanno seguito in questa battaglia: il ricorso è stato appena discusso davanti al tar con nostro sommo piacere, ma nonostante il grande moto popolare sono stati davvero in pochi quelli che hanno avuto la forza di muoversi insieme a me. La gente si aspetta atti concreti e noi stiamo consegnando atti concreti. L’ospedale è in difficoltà, lo sappiamo ed è innegabile, ma stiamo facendo il massimo per dare risposte alla gente e superarle”.
Tornando sulla questione delle due assunzioni annunciate dal Presidente Zingaretti e osservando i commenti di tante persone nelle più popolari piattaforme social, si evince come la gente pensi che i due contratti a tempo indeterminato assomiglino a una sorta di “contentino” per la cittadinanza.
“Viviamo o no nell’epoca del precariato e delle incertezze? Intorno a noi abbiamo chiusure, dismissioni e sfaceli, credo sia difficile sputare in un piatto così importante. Due medici giovani, nuovi e a tempo indeterminato che vengono a garantire l’apertura di due reparti come neurologia e otorinolaringoiatria rappresentano un passo in avanti importante, anzi spero e chiedo a Zingaretti di firmare altre deroghe affinché in tutti i reparti dove c’è necessità possano arrivare medici giovani e freschi per garantire una sopravvivenza di almeno altri 30 anni.
Ribadisco che noi abbiamo bisogno di medici e infermieri, di aprire l’ala nuova, insomma abbiamo bisogno di fatti. Ogni volta ciò si verifica siamo felici e la notizia delle due assunzioni rappresenta un fatto. Piuttosto, ho sentito qualche volgare affermazione riguardo i cosiddetti “matti”. Io credo che chi abbia detto questa cosa si debba vergognare, innanzitutto perché l’apertura di un reparto come quello di Psichiatria è un atto importante e di civiltà. I malati di mente hanno bisogno di rispetto e tutela, inoltre l’inserimento di ogni nuovo reparto rafforza il nostro ospedale e di certo allontana il timore di una chiusura. Solo un “matto”, stavolta politicamente parlando, potrebbe pensare che tutto questo depauperi l’ospedale, mentre al contrario lo rafforza”.