Cronaca

Vigne Nuove, 36enne trascina la convivente a terra e la prende a calci e pugni: aveva chiesto di poter stare un po’ con la figlia

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Anzio/Nettuno, maltrattamenti, minacce e lesioni personali aggravate nei confronti della madre: 46enne romano nei guai

Roma, Vigne Nuove. La Polizia di Stato arresta un uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

I fatti

Su segnalazione della sala operativa della Questura, gli agenti del Reparto Volanti si sono portati in via Giulio Pasquati per sedare una violenta lite tra conviventi. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato una situazione alquanto tesa. La richiedente, una giovane bielorussa, era sdraiata in terra sul pavimento della cucina e in lacrime riferiva di essere stata aggredita fisicamente con calci e pugni dal suo compagno; anche lui presente in abitazione, insieme alla madre che, all’arrivo degli agenti, continuava ad inveire contro la donna minacciandola di morte.

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L’uomo, un 36enne romano, ha riferito che durante il pomeriggio aveva consumato delle bevande alcoliche con la compagna e che avevano avuto una lite, inizialmente solo verbale, per motivi generici di convivenza e che, in un secondo momento, si è trasformata in aggressione fisica in quanto la compagna aveva chiesto alla madre dell’uomo di poter stare con la propria figlia che, in quel momento, si trovava in braccio alla nonna e, al rifiuto sia di quest’ultima che del padre della bambina, la donna è stata colpita dall’uomo.

In soccorso della vittima sono intervenuti anche i vicini di casa che, sentendo le forti urla, sono accorsi nell’appartamento e hanno confermato di aver visto l’uomo trascinare per terra e colpire violentemente la donna con calci e pugni. Una vicina di casa ha anche riferito che nell’abitazione era giunto anche il padre dell’uomo, il quale per cercare di impedire che il figlio continuasse a malmenare la compagna si era frapposto fisicamente tra lui e la donna, ma il figlio, in un evidente stato d’ira, continuava a minacciarla dicendole che l’avrebbe ammazzata.

La vittima ha dichiarato agli investigatori che il suo compagno non era nuovo a questi episodi di violenza, ma non lo aveva mai denunciato per paura di ritorsioni;  ora, però, che la cosa non era più sostenibile, si era finalmente decisa a farlo.

Per l’uomo si sono così aperte le porte di Regina Coeli.

FOTO DI REPERTORIO