Covid-19, Grottaferrata centro della rinascita e della solidarietà più che del contagio. Serve informazione più matura per il bene di tutti. Il monito del Sindaco Luciano Andreotti rivolto a chi continua a inserire la città tra i centri più colpiti.
Il comunicato del Sindaco di Grottaferrata
“È sinceramente incomprensibile il motivo per cui alcuni organi di stampa, soprattutto locale, si ostinino a descrivere Grottaferrata come uno dei punti nevralgici del contagio da Covid-19. Abbiamo avuto un focolaio importante, uno dei primi nella nostra regione, quello delle suore camilliane che tuttavia è stato gestito con prontezza, isolato e dal quale non è originato alcuno sciame epidemiologico, con le suore ad oggi tutte in via di guarigione. Lo stesso INI che, erroneamente, viene annoverato tra le RSA ma è in realtà una casa di cura privata e una struttura ospedaliera convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, ha a sua volta gestito e sta gestendo le criticità con cautela, attenzione e prontezza, ovviamente monitorata dalla Asl, come è naturale che sia anche e soprattutto a vantaggio della struttura stessa.
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Spero che la stampa capisca il senso fondamentale di questo messaggio mirato a ricostruire i contorni giusti dell’immagine della nostra città che, grazie al cielo, non è stata protagonista, nemmeno lontanamente della tragica ‘strage silenziosa’ che in altre zone d’Italia sta mietendo vittime tra gli anziani. A Grottaferrata gli anziani sono una risorsa di memoria, tradizioni, antica bellezza che vogliamo continuare ad accudire e conservare con tutto l’affetto necessario e anche con il supplemento d’anima che serve in questa fase storica per restare vicini a tutti e tutelare maggiormente le persone più fragili. A Grottaferrata ce la stiamo mettendo davvero tutta e non smetterò di ringraziare tutti i consiglieri comunali, gli assessori, il personale sanitario e non, le forze dell’ordine tra le quali la nostra Polizia Locale, locale stazione dei Carabinieri e i volontari della Protezione Civile Grottaferrata e della Croce Rossa Tusculum che sono per noi in prima linea”.
Così il Sindaco Luciano Andreotti interviene nel dibattito fuori controllo sul contagio che in queste settimane troppe volte, inopportunamente, ha visto Grottaferrata inserita tra i luoghi simbolo della tragedia.
“In città fino a ieri non abbiamo avuto decessi. Purtroppo nella serata di domenica abbiamo appreso con tristezza la notizia della scomparsa di una nostra anziana concittadina ospite della lungodegenza del San Raffaele di Rocca di Papa. Siamo vicini e ci stringiamo, come sa e deve fare una comunità degna di questo nome, ai famigliari della signora, nessuno dei quali risiede più in città. L’Amministrazione si sta facendo carico delle pratiche per la sepoltura. Al tempo stesso saremmo ben lieti se gli organi di stampa anziché continuare a esercitare il ruolo di moderni monatti, volessero prendere parte, per quello che può competere loro, attraverso l’opportuno racconto, agli sforzi di umanità, solidarietà, coscienziosa cautela ma anche ai profondi esercizi di volontà che tutti stiamo compiendo per uscire prima possibile dal tunnel della paura del contagio e poter dar vita così a un nuovo domani. Credo che, tra tutte le cose sentite e lette, possa essere più importante dare conto e fare titoli su una città che, nonostante l’eccezionalità del momento storico, continuano ad aiutarsi, piangono, sorridono, provano a ripartire insieme. Questa Grottaferrata rivitalizzata per cui tutti gli amministratori insieme a tutti i cittadini continuano a lottare con caparbietà e determinazione, non cerca il titolo a effetto o il click sul particolare più morboso ma pensa, agisce e opera andando a intervenire là dove ci sono le maggiori necessità. Una di queste – conclude il sindaco – è e sarà sempre una informazione matura, puntuale e libera, capace nella sua pienezza di esercitare il sacrosanto diritto-dovere di accrescere il dibattito e la coscienza critica di cui una comunità di cittadini ha bisogno tanto quanto dei beni essenziali di prima necessità per ambire a una vera ‘condivisione’ con la comunità dei lettori che sono prima di tutto cittadini”.