Le indagini degli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Giovanni sono partite dalle denunce presentate da due donne, vittime di violenza sessuale nelle prime ore della mattina del 09 novembre 2019: l’una mentre si trovava ad una fermata in attesa dell’arrivo di un autobus e l’altra mentre rientrava nella propria abitazione.
L’autore, descritto come un individuo con carnagione olivastra, indossante un piumino ed uno zaino, in entrambi i casi si è avvicinato alle ragazze per poi, con mossa fulminea, palpeggiarle in modo violento nelle parti intime. In particolare, in un caso, ha rincorso la “preda”, che urlava per richiamare l’attenzione di eventuali passanti e, dopo averla raggiunta, l’ha aggredita scaraventandola su un’autovettura in sosta, continuando nella sua condotta.
Dall’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali attigui ai luoghi degli eventi, gli investigatori hanno estrapolato i fotogrammi che ritraevano l’autore delle aggressioni, particolarmente violente, corrispondente alle descrizioni fornite dalle parti lese.
Durante le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Dott.ssa Stefania Stefanìa, attraverso anche appositi servizi di appostamento, i poliziotti hanno individuato, in prossimità di Largo Don Orione, un uomo corrispondente alla fisionomia di quello ripreso dalle telecamere e vestito allo stesso modo.
Identificato per un 31enne di origini colombiane, è stato riconosciuto anche dalle vittime.
Nel corso di ulteriori accertamenti, sono stati ricostruiti almeno altri quattro episodi di violenze sessuali contro donne che, convocate negli uffici di Polizia, hanno riconosciuto fotograficamente il colombiano quale autore delle aggressioni subite.
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Di concerto con l’Autorità Giudiziaria, sono stati effettuati ulteriori controlli tecnici sul telefono in uso del 31enne che hanno consentito di stabilire la sua presenza in tutti i luoghi presso cui si erano verificati i reati.
Inviati gli atti all’Autorità Giudiziaria, in data 21 aprile 2020 questa ha emesso, nei confronti del 31enne, un’ordinanza di misura cautelare in carcere, eseguita il giorno stesso con l’associazione del cittadino straniero a Regina Coeli.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare altre eventuali aggressioni, da parte del medesimo soggetto, ancora prive di denuncia.