Cronaca

Cassino, con le sue minacce ha fatto chiudere l’attività a due imprenditori: usuraio finisce in carcere

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Cassino (FR), portato in carcere l’usuraio ed estorsore che aveva minacciato due imprenditori del luogo, causando anche la chiusura delle loro attività.

I fatti

I Carabinieri del Comando Compagnia di Cassino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un classe 1977 residente nel sud della provincia, pregiudicato con vari pregiudizi, tra cui associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio unitamente ad esponenti della criminalità organizzata casalese. Lo stesso è ritenuto responsabile dei reati di “usura” ed “estorsione“ai danni di due imprenditori sempre del luogo.

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Nei loro confronti, uno operante nel settore della ristorazione e l’altro operante nel settore del commercio di autovetture, a fronte di un prestito di 30.000 Euro, veniva applicato un tasso d’interesse pari al 20% mensili e, quindi, oltre il 200% annui arrivando così a dover corrispondere la somma di 110.000 Euro. I due imprenditori, già in precarie condizioni economiche, portati allo stremo dalle pressanti richieste di danaro a titolo di interesse, con minacce di morte rivolte a loro ed alle loro famiglie, sono stati costretti a chiudere le proprie attività commerciali e subire forti pressioni per svendere le loro abitazioni, al fine di continuare a pagare gli interessi. Le minacce, quando non pagavano gli interessi pattuiti, si concretizzavano anche in aggressioni fisiche. Il soggetto arrestato, inoltre, risulta essere stretto parente di un personaggio di spicco della zona del frusinate legato al “clan dei casalesi.

FOTO DI REPERTORIO