Negli ultimi giorni molti commercianti d’Italia hanno scelto di protestare contro le scelte governative che riguardano la Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Insegne accese e negozi chiusi, poi di nuovo il buio
Le insegne delle attività commerciali sono state accese per circa mezz’ora. Un flash mob che ha interessato gran parte del Bel Paese, per protestare contro il Governo, o meglio contro le date previste per la riapertura e per le modalità di riapertura. La preoccupazione dei negozianti è forte, il 1 giugno sembra un giorno lontano e c’è il pensiero che non tutti ce la faranno a ricominciare a lavorare.
“Come eravamo prima del Covid-19”
Anche a Colleferro i proprietari delle attività commerciali hanno acceso le insegne (foto in galleria). Negozi chiusi, ma illuminati, per ricordare come era la vita prima del coronavirus. A prendere parte al flash mob sono stati soprattutto ristoratori e proprietari di Bar, ma anche parrucchieri, pasticceri e orefici. Uniti, hanno dato vita a una breve manifestazione che esprime tutta la preoccupazione per quello che sta accadendo e soprattutto per quello che succederà a breve.
“Risorgiamo Italia”
Questa la frase sui cartelli esposti dagli imprenditori locali di Colleferro. Solo due parole molto eloquenti, che lasciano trapelare la necessità di tornare alla normalità quanto prima. “Risorgiamo Italia” è un movimento nato in queste settimane di lockdown per mano di alcuni imprenditori italiani del mondo della ristorazione.
A Valmontone gli imprenditori si sono recati presso il palazzo del Comune e hanno consegnato le chiavi delle attività al sindaco. Un gesto simbolico, ma eloquente. Non si tratta solo di protestare contro la, momentanea, mancata riapertura, ma anche contro le misure che verranno messe in atto durante la Fase 2.
Il video di un negoziante di Colleferro
Foto di Colleferro in galleria