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Frosinone, sicurezza: telecamere all’esterno delle scuole

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L’amministrazione Ottaviani, tramite apposito atto, ha aderito all’accesso ai fondi stanziati dal Ministero dell’Interno secondo la procedura indicata dalla Prefettura di Frosinone, per la realizzazione di “Scuole Sicure 2020-2021 – Attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici”.

Occhi elettronici all’esterno delle scuole a Frosinone

Gli interventi sono stati predisposti secondo uno schema progettuale redatto dal servizio CED, coordinato dall’ing. Sandro Ricci, in collaborazione con il settore Pubblica Istruzione.

“Scuole sicure” si inserisce nell’ambito del progetto di videosorveglianza “Città in video”, introdotto dall’amministrazione Ottaviani, grazie al quale sono state installate oltre 400 telecamere nel centro urbano e in periferia, raggiungendo, così, la percentuale più alta in Italia per rapporto tra sistemi di sicurezza e numero di abitanti.

Quattro le scuole secondarie di 1° Grado individuate per la realizzazione degli interventi: “Aldo Moro”, in Via Mastruccia; “Pietrobono”, in Via Giacomo Puccini; “Campo CONI”, in Via Grappelli; “Nicola Ricciotti”, in Via Fosse Ardeatine.

Le azioni, rivolte ai quattro plessi, comprendono la predisposizione di sistemi di videosorveglianza specifici ed evoluti (sensori per la rilevazione di sostanze stupefacenti, definiti “Nasi elettronici”, oltre che di riconoscimento facciale) per il monitoraggio delle aree di accesso e di stazionamento degli studenti, posti all’entrata e all’uscita degli edifici. Inoltre, è in programma una campagna informativa volta alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze.

In considerazione dell’attuale emergenza sanitaria, legata al COVID-19, saranno implementate tutte le integrazioni tecniche e logistiche utili ad ottemperare alle prescrizioni vigenti, integrando i sistemi di videosorveglianza anche con “lettori termici” per la rilevazione della temperatura corporea e progettando la realizzazione della campagna informativa in modalità “videoconferenza remotizzata”.

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L’ammissibilità dell’istanza presentata dall’Ente sarà, quindi, verificata dalla Prefettura e sottoposta, per l’approvazione, al parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’erogazione del contributo assegnato, infine, avverrà previa stipula di uno specifico protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune.