A breve potrebbe esserci una criticità relativa alle scarse piogge riscontrate negli ultimi mesi all’interno del territorio della Ciociaria.
La notizia
“Marzo pazzerello” quest’anno si è rivelato un detto infondato, così come per tutti gli altri mesi invernali dell’inizio dell’anno, quelli che di solito assicurano una certa quantità di acqua sui terreni agricoli ciociari. Non solo emergenza Covid-19, quindi, ma anche il rischio siccità è alle porte e va preso in considerazione con una certa serietà e in prospettiva dell’arrivo di una ennesima torrida estate.
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Nella città di Frosinone, nei primi quattro mesi del 2020, sono caduti solo 55 mm di pioggia, meno rispetto alla media del capoluogo ciociaro. Ma tutti e quattro i mesi di inizio anno sono stati sotto la media per quanto riguarda i millimetri di pioggia caduta su Frosinone: 188 mm caduti su una media di 456 mm.
Questa analisi è sicuramente poco rassicurante. Anche l’anno scorso, nello stesso periodo, si era sotto la media, ma maggio 2019 fece registrare un picco di precipitazioni da record: Frosinone registrò ben 22 giorni di pioggia. Ma le previsioni, per ora, non promettono nulla di buono e soprattutto non prevedono che maggio si comporti allo stesso inconsueto modo. La preoccupazione, quindi, che si stia andando incontro ad un periodo di siccità, con molto caldo e poca acqua, è abbastanza fondata. A rischio sono soprattutto i terreni agricoli di Frosinone e di tutto il territorio della provincia ciociara.
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