Cronaca

Alessandrino, inseguimento da film: fuggono all’alt dei Carabinieri, colpiscono un palo e speronano un’auto della Polizia

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Roma, centro storico. Festa "clandestina" in un'abitazione nel cuore della Capitale: sanzionate 7 persone

Nel corso della scorsa notte, al termine di un inseguimento, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina unitamente a una volante della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino hanno arrestato due cittadini bosniaci, di 19 e 37 anni, nullafacenti e con precedenti, provenienti rispettivamente dal campo nomadi di via Salviati e Candoni, con l’accusa di lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento aggravato.

Nel corso di alcuni controlli del territorio, in via Alessandrino, i Carabinieri hanno notato la coppia di nomadi aggirarsi con fare sospetto a bordo di un’auto e gli hanno intimato l’alt. Noncuranti, i due si sono dati alla fuga che si è protratta per diversi chilometri, tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti dove l’auto dei fuggitivi è sbandata, andando a sbattere contro un palo della segnaletica stradale verticale.

Leggi anche – Alessandrino, in tre tentano furto in appartamento: dopo un rocambolesco inseguimento la Polizia arresta uno dei ladri

Nel contesto sopraggiungeva in ausilio anche una volante della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino che bloccava la fuga, venendo speronata dai fuggitivi, nel tentativo di scappare. Subito dopo i due sono stati bloccati definitivamente e arrestati da Carabinieri e Polizia di Stato. A seguito dello speronamento gli Agenti della volante sono stati entrambi medicati presso il pronto soccorso dell’Ospedale Vannini e dimessi entrambi con 10 giorni di prognosi.

Il 37enne, che guidava l’auto, è stato anche sanzionato perché risultato privo della patente e l’auto è stata sequestrata. Sottoposti al rito direttissimo, per il 37enne è stato disposto l’obbligo di dimora mentre il 19enne è stato rimesso in libertà in attesa di giudizio.

Foto di repertorio