Le indagini dei Carabinieri del NOR della Compagnia di Frosinone, coordinate dal Dott. Adolfo Coletta nell’ambito dell’operazione “Pesce Giallo”, nella prima fase investigativa fecero scoprire un “malvezzo sistema” teso ad ottenere ingiusti compensi a danno degli utenti dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio del Territorio da parte di tre dipendenti, C.A. di anni 52 di Alatri, C.D. di anni 51 di Pico e M.C. di anni 58 di M.S.G. Campano, tratti in arresto il 13 novembre 2019 poiché responsabili a vario titolo di “Concussione, corruzione, abuso d’ufficio e truffa”, oggi si sono arricchite di nuovi eclatanti sviluppi.
Novità sull’operazione Pesce giallo
Attraverso gli interrogatori dei tre arrestati e dalle ulteriori attività investigative, emergeva uno scenario ancora più inquietante, atteso che il funzionario arrestato C.A. operava secondo un “collaudato” piano criminoso sfruttato anche dagli altri due impiegati e da cui traevano beneficio a loro volta svariati liberi professionisti e utenti. Questi ultimi, consapevoli del disonesto modo di agire dei tre infedeli impiegati, al fine di ottenere ingiuste “agevolazioni” concernenti sicure e rapide approvazioni di pratiche catastali (successioni, accatastamenti e rilascio di visure) riuscivano a bypassare l’iter previsto, elargendo a costoro compensi in denaro o regalie varie.
Le articolate indagini hanno consentito di individuare n. 20 geometri, n. 4 agenti immobiliari e n. 9 tra consulenti e utenti, tutti residenti ed operanti in vari comuni della provincia di Frosinone, che con tali espedienti hanno beneficiato delle illecite prestazioni dei predetti e pertanto oggi indagati a vario titolo per i reati di corruzione, abuso d’ufficio e induzione alla concussione.
Allo stesso tempo, è stato possibile individuare anche un altro impiegato dell’Agenzia delle Entrate, G.M. di anni 63, nei cui confronti sono stati raccolti elementi di colpevolezza per i reati di truffa e abuso d’ufficio.
Tutti i 37 indagati saranno raggiunti dall’Avviso all’Indagato al Difensore della Conclusione delle Indagini Preliminari (art. 415 bis c.p.p.) emesso dall’Autorità Giudiziaria con notifica da parte dei Carabinieri.
Ad oggi C.A., C.D. e M.C., risultano colpiti anche dal provvedimento di licenziamento da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e vale la pena ricordare che tale metodico e redditizio “sistema” veniva dagli stessi adottato da molti anni ed ha arrecato significativi danni erariali non ancora quantificati, oltre al grave danno d’immagine per l’Ente.
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Allo stato non si escludono anche atti amministrativi da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti del quarto impiegato ad oggi indagato.
Continuano da parte dei Carabinieri della Compagnia di Frosinone, in collaborazione con esperti dell’ufficio del territorio, gli accertamenti circa la regolarità delle rendite catastali attribuite negli anni a grandi complessi immobiliari in ambito provinciale.