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Colleferro, la protesta di Girardi: “Rinvio arbitrario di un Consiglio Comunale pubblico”

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Colleferro Girardi ordinanza 117

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO A FIRMA DEL CONSIGLIERE COMUNALE ALDO GIRARDI

Lunedì 18 luglio alle 18,30 si è riunita la Commissione Affari Generali che avrebbe dovuto affrontare il solo punto all’O.d.G., ovvero “Modifiche al regolamento per la disciplina della concessione in uso per i locali e gli impianti sportivi comunali”;  regolamento approvato e deliberato dal Commissario Straordinario il 28 maggio 2015.

Come ho avuto modo di ripetere in più di un occasione, l’art. 22 c.1 del Regolamento del Consiglio Comunale, che disciplina anche i lavori delle Commissioni permanenti, riprendendo l’art. 30 della legge 267/2000 T.U.E.L., dichiara che anche le sedute delle Commissioni  “…sono di norma pubbliche, salvo che, con motivata deliberazione, non venga diversamente stabilito“, ad eccezione di quanto previsto dal c.2, per cui “La seduta non può mai esser pubblica quando si tratti di questioni comportanti apprezzamenti sulle qualità, sulle attitudini, sul merito o sul demerito di persone“, e francamente non mi sembrava questo il caso.

Così come non vi era stata nel merito nessuna “…motivata deliberazione..” che proibisse la sessione pubblica.

Dico questo perché alla richiesta di presenziare ai lavori da parte di un nostro concittadino, seppure interessato dall’esito delle decisioni da assumere e quindi ancor più legittimato a conoscerne gli esiti, la decisione del Presidente Guadagno è stata dapprima quella di interrompere la seduta per verificare quanto stabilito dal Regolamento e successivamente, ritengo in maniera arbitraria, senza porre la questione alla votazione dei presenti di rinviarla ad altra data.

E visto e considerato che lo stesso Presidente, a margine della stessa riunione si è lasciato andare a considerazioni fuori luogo sul sottoscritto, confermo la mia piena disponibilità a partecipare ai lavori delle singole commissioni alla luce del sole; non ho la necessità di nascondermi perché, a differenza di altri, sono perfettamente consapevole e responsabile delle mie decisioni, di cui ovviamente rispondo personalmente.

Aggiungo inoltre per essere ancora più chiari che, considerato che la persona che voleva assistere alla commissione è stata definita mio “amico”, oltre a non avere nessun “nemico” il sottoscritto non ha timore di manifestare le proprie idee davanti a chicchessia; basta guardare alle platee dei vari Consigli Comunali non proprio riconducibili alla mia parte politica.

Cordialmente….”il rappresentante dei poteri forti”…(definizione che mi è stata data nell’ultima seduta di Consiglio!?)

Aldo Girardi