Presentato oggi presso il Policlinico Umberto I il frutto della raccolta fondi promossa in collaborazione con la Fondazione Sapienza che ha permesso di allestire un nuovo spazio di eccellenza di terapia intensiva. Un passo concreto e tangibile che consiste in 8 ventilatori, 8 monitor, 8 letti per terapia intensiva nonché un sistema storz cmac x cmos videoendoscopio e 2 ecocardio.
Le nuove dotazioni grazie alla raccolta fondi targata Sapienza che ha raggiunto circa 700mila euro
A presenziare la cerimonia Eugenio Gaudio Rettore della Sapienza, Vincenzo Panella Direttore Generale dell’Azienda universitaria Policlinico Umberto I, Antonello Biagini Presidente della Fondazione Roma Sapienza e Antonella Centra in rappresentanza del gruppo Kering, partner del progetto.
“Questo potenziamento è stato reso possibile grazie alla solidarietà di partner finanziatori e della comunità universitaria: un lavoro di squadra che ha visto l’Ateneo in collaborazione con la Fondazione Sapienza promuovere una raccolta fondi che ha toccato quota 700mila euro” – afferma il rettore Eugenio Gaudio – “Una risposta generosa che si inserisce nell’ambito delle attività che l’università in un momento delicatissimo per il nostro Paese, ha attivato per contribuire a fronteggiare l’emergenza in atto.”
La nuova dotazione si inserisce in un quadro ospedaliero che ha saputo fornire una risposta solida ed elaborare in tempi strettissimi misure di contenimento a tutela dei pazienti e della cittadinanza. “In capo a 10 giorni è stata quadruplicata la capacità recettiva del Policlinico e resi operativi nuovi modelli di accesso – spiega il Direttore generale Vincenzo Panella – e questo ci ha consentito di dare una risposta seria alla esigenza emersa con il Covid-19″.
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Il Dea, Dipartimento di Emergenza e accettazione diretto da Francesco Pugliese accresce la sua capacità operativa e di accoglienza, costituendo un riferimento nella fase attuale e negli scenari futuri. Il secondo step nell’utilizzo dei fondi raccolti interessa l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea per il quale sono pronti interventi immediati.
“Nella crisi è emersa l’importanza di coniugare ricerca e sanità – continua Eugenio Gaudio – I policlinici hanno retto alla prova dei fatti, confermandosi una realtà sanitaria importante: ora l’ottica è fare tesoro della crisi, dotando in maniera stabile le nostre strutture per contenere le esigenze che si prospetteranno”
Le donazioni che hanno reso possibile il potenziamento hanno come protagonisti diverse aziende private e la comunità universitaria nel suo complesso.