Ciampino 20 Luglio 2016 Dopo la seduta dello scorso 8 Luglio passata a svolgere un lavoro di revisione di 160 emendamenti del Regolamento sugli Animali che spettava alla commissione permanente Affari Generali , alla quale evidentemente un anno di tempo non è bastato, il Consiglio ci ha riprovato e si è riunito nuovamente in seduta straordinaria ieri pomeriggio.
All’ordine del giorno diversi temi scottanti, e grazie allo slittamento della discussione degli atti della scorsa seduta, l’amministrazione ha potuto anteporre alla Mozione M5S sul ritiro della Delibera 122/2015, la delibera con la presa d’atto delle osservazioni presentate dal M5S, Officine Civiche, Città in Comune e dal Comitato di Quartiere Folgarella, alla Delibera del Piano Integrato di Via Reverberi e la richiesta di riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio relativo alla sentenza di condanna nel contenzioso relativo all’esproprio dell’area Via Fratelli Spada, vicende strettamente correlate e che avranno risvolti tangibili sul futuro operato dell’esecutivo e sulle tasche dei cittadini.
Con enorme soddisfazione dell’Assessore Verini, le uniche osservazioni parzialmente accettate sono state quelle del MoVimento 5 Stelle, nella fattispecie la numero 2, quella in cui si segnalava un mero errore nella legenda di una figura a cui si rimanda nella testo della Delibera. Peccato che dell’inesistenza di interesse pubblico dell’opera così come presentata, della mancanza del principale obiettivo di un piano integrato – ovvero la riqualificazione urbana – che in questo caso non migliora in alcun modo gli indici urbanistici attuali del quartiere drammaticamente al di sotto degli standard previsti, delle violazioni delle norme in materia di valutazione ambientale strategica, sembra invece non interessare maggioranza e Assessore competente che rigettano così i commenti che buona parte della cittadinanza ha presentato in un lavoro partecipativo che ancora una volta è stato miserevolmente scavalcato dal potere del voto in aula mortificando la vita democratica di una comunità.
Non stupirà, dunque, ma indignerà molti sapere che come naturale conseguenza anche la Mozione M5S sul ritiro della Delibera di adozione dello stesso Piano Integrato di Via Reverberi e il riconoscimento del debito fuori bilancio derivato dalla sentenza del TAR nel contenzioso sull’esproprio dell’area Via Fratelli Spada è stata bocciata. Con l’ingegnoso rendiconto 2015 l’amministrazione eludeva la regolamentazione imposta a tutti i Comuni dal Patto di Stabilità Interno per tenere sotto controllo i conti pubblici facendoli quadrare omettendo qualche piccolo debito, tra cui quello di 622.500,00 euro più somme accessorie. E cosa c’entra con via Reverberi? La società proponente la variante di Via Reverberi, approvata lo scorso Luglio, è subentrata con la cessione dei diritti da parte di Fratelli Spada nella titolarità di questo credito che l’Amministrazione deve a seguito della condanna del TAR del 2012: con una bella variante in deroga al Piano Regolatore, con la quale l’amministrazione intende annullare il debito – che pur essendoci non è mai stato iscritto a bilancio e quindi mai riconosciuto come ammanco delle nostre casse – senza quantificarlo effettivamente e senza ammettere che non si avrà certezza di annullamento fintantoché non si concluderà il tortuoso percorso di approvazione in Regione Lazio.
Non importa, comunque, se poi il piano proposto ed approvato non rispetta i criteri di riqualificazione come lo strumento vorrebbe e non importa nemmeno se le istanze degli abitanti della zona, bisognosi di servizi e verde pubblico, e le osservazioni presentate da un’eterogena compagine sociale e politica del nostro territorio sono state completamente ignorate. Questi sono solo dettagli per una giunta che rimane, nonostante tutto, fermamente intenzionata a portare a termine questo progetto per non deludere le aspettative del proponente del Piano di Via Reverberi, finanziatore della campagna elettorale del Sindaco Terzulli, sorvolando sulle osservazioni ma al tempo stesso sollevando più di qualche forte dubbio sull’effettivo vantaggio che i cittadini trarranno da questa variante. A completare il quadro di un’amministrazione sorda al concetto di cittadinanza attiva e democrazia partecipativa, anche la Mozione M5S per istituire un ‘’Question Time’’, ossia uno spazio di confronto diretto tra cittadini e amministrazione, è stata rigettata con la scusa di poterla esaminare più attentamente in commissione quando invece, visto il tempo avuto a disposizione per valutarla (mozione presentata a Febbraio), si sarebbe potuta adottare proponendo emendamenti allatto già redatto in perfetto spirito collaborativo. Evidentemente né l’Assessore Fiorini, né i membri della maggioranza ritengono che la partecipazione attiva dei cittadini consenta a chi amministra di migliorarsi raccogliendo informazioni che servono per capire le priorità e i problemi di interesse pubblico e per definire interventi concreti attraverso la conoscenza delle posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza.
Nonostante le sconfitte, c’è però un punto che l’amministrazione deve tenere a mente: a Ciampino c’è un nuovo fermento politico, c’è voglia di trasparenza, di partecipazione, di impegno, di legalità e correttezza dentro e fuori il consiglio e lo dimostrano le azioni dell’opposizione M5S e le proposte popolari che arrivano da altre realtà politiche che la maggioranza non può ignorare ma solo rimandare a Settembre. Il MoVimento 5 Stelle occupa quei banchi con la dovuta serietà e con il rispetto del mandato che i cittadini hanno loro assegnato e finché l’amministrazione non darà prova di condividere gli stessi intenti di buon governo – statene certi – sarà scontro politico e richiamo agli organi di controllo a garanzia dei cittadini.
I portavoce M5S Bartolucci, Checchi e De Sisti