Cronaca

Eur e Acilia, maltrattamenti in famiglia: due donne malmenate da tempo dai loro vessatori

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato una persona, denunciandone a piede libero altre 2, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, la situazione di oggi in Italia: calano i contagi e i decessi

I primi due a finire nei guai sono stati padre e figlio romani di 67 e 24 anni: a denunciare di dover subire da tempo le loro angherie, minacce e percosse è stata una ragazza romana di 29 anni, figlia e sorella dei due aguzzini.

La vittima, che già deve fare quotidianamente i conti con una malattia invalidante, per anni ha dovuto subire – nella migliore delle ipotesi – minacce e insulti, nella peggiore, schiaffi e pugni per cui in molti casi è dovuta ricorrere alle cure mediche, da parte del padre e del fratello.

A conclusione di un’attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione Roma E.U.R., a cui la ragazza si è rivolta per chiedere aiuto, hanno raccolto gli elementi necessari per denunciare a piede libero i due suoi familiari con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Nei loro confronti è scattato anche l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Ad Acilia, i Carabinieri della locale Stazione sono dovuti intervenire nei pressi di un bar di via Cesare Maccari, dove era stata segnalata la presenza di un cittadino dello Sri Lanka di 23 anni che stava malmenando la sua compagna. I militari, al loro arrivo sul posto, hanno trovato il proprietario del bar che, vista la situazione, stava tentando di trattenere il 23enne e, poco lontano, la compagna di quest’ultimo, anche lei dello Sri Lanka di 39 anni, con evidenti segni di percosse, anche pregresse.

I Carabinieri hanno arrestato il 23enne che è stato portato nel carcere di Regina Coeli.