Cronaca

San Basilio, stop allo spaccio negli “Orti”: 31 persone finiscono dietro le sbarre (FOTO)

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Roma 38 arresti dei Carabinieri a San Basilio. Stop allo spaccio negli “Orti”.

Roma, arresti per droga a San Basilio

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella provincia di Roma e Latina, dalle prime luci dell’alba, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 39 persone (di cui 31 in carcere, 7 sottoposti agli arresti domiciliari e 1 all’obbligo di firma) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso nonché ricettazione nel quartiere romano di San Basilio.

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Il sodalizio, in particolare, aveva preferito fissare il baricentro degli affari illeciti dall’area urbanizzata del quartiere a quella più impervia e strategica dell’area rurale, comunemente chiamata “gli orti” ove era più facile nascondersi e fuggire in caso di intervento delle forze dell’ordine e che, al tempo stesso, avrebbe potuto garantire un “mercato” di droga aperto sia di giorno che di notte e accessibile ai tossicodipendenti. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro hanno permesso di ricostruire progressivamente e minuziosamente le dinamiche criminali di una porzione del territorio prepotentemente sottratta dalla criminalità ai cittadini onesti del quartiere di San Basilio.

L’attività investigativa ha inoltre disvelato la struttura dell’organizzazione, consentendo di identificare varie figure operanti in seno al gruppo criminale, come contabili addetti alla verifica degli incassi giornalieri, vedette con il compito di indirizzare gli assuntori e allertare sulla presenza delle forze dell’ordine, spacciatori al dettaglio incaricati di gestire direttamente la consegna di droga, nonché persone appositamente dedicate alla preparazione dei pasti per i pusher e all’acquisto della legna da ardere per mantenere accesi i bracieri dove distruggere la droga in caso di controlli.

In due specifici interventi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro hanno sequestrato rispettivamente 45.395 e 55.200 Euro (provento dell’attività illecita di una settimana all’interno della piazza di spaccio).

Tutta l’area di spaccio era ben strutturata per la difesa da azioni di controllo, in quanto l’attività illecita era stata organizzata e suddivisa su tre distinte postazioni strategiche:

–      la prima, all’ingresso di uno stabile in via Luigi Gigliotti, con portone rinforzato in modo da garantire la fuga al pusher in caso di intervento delle forze dell’ordine;

–      la seconda, nell’area rurale situata nei pressi di un traliccio dell’energia elettrica di via Carlo Farina, ove erano presenti due differenti siti (uno fortificato con cancello blindato e filo spinato);

–      la terza, nella zona tra Piazza Aldo Bozzi, Via Carlo Farina e via Aldisio Salvatore, ove era pure presente un appostamento rinforzato con cancello di ferro e filo spinato.

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Le postazioni, nel corso di specifici servizi, sono state smantellate e l’area restituita alla libera fruizione dei cittadini del quartiere.

Dai contenuti dell’attività emerge non solo la paga giornaliera del pusher corrispondente alla somma di 150 euro, ma anche i nomi in codice utilizzati per indicare lo stupefacente e le relative quantità (il foglietto: 5 gr. di cocaina; la mano 0,5 gr. di cocaina; le mezze: bustine di marijuana; la palletta: 20/25 pezzi di cocaina; il cinquino: 0,5 grammi di cocaina).

Durante l’attività d’indagine, sono state arrestate in flagranza 20 persone, con segnalazione alla Prefettura di 67 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti e il sequestro complessivo di gr. 47 di hashish, gr. 279 di cocaina, gr. 6172 di marijuana e la somma contante di € 102.065, costituente il provento dell’attività di spaccio.

Nel corso delle fasi operative dell’esecuzione delle ordinanze, a casa di colui che è ritenuto l’organizzatore del sodalizio, i Carabinieri hanno rinvenuto 5000 euro in contanti e orologi di pregio per un valore stimato di circa 117.000 euro.