Una nuova indagine[1] di Kaspersky ha rilevato che gli italiani soffrivano di solitudine anche prima che entrassero in vigore le misure di distanziamento sociale causate della pandemia da COVID-19. Secondo quanto emerso dall’indagine di Kaspersky, infatti, il 40% degli italiani intervistati[2] ha dichiarato di essersi sentito solo allo stesso modo, rispetto a prima dell’inizio della pandemia. Le restrizioni sociali attualmente in vigore hanno avvicinato le persone alla tecnologia, che si è dimostrato l’unico modo per rimanere in contatto con i propri cari e per sentirsi meno soli durante il lockdown.
Sentirsi solo durante il lockdown: ecco l’indagine di Kaspersky
Molte persone sono state costrette a trascorrere la maggior parte del loro tempo a casa e questo le ha spinte ad affidarsi ulteriormente alla tecnologia. Il 77% degli italiani (contro il 71% degli europei) concorda sul fatto che la tecnologia li abbia aiutati a sentirsi più vicini ad amici o familiari che si trovavano lontani. Lo stesso vale per l’80% dei Millennials italiani (75% a livello europeo) e per il 92% delle famiglie italiane composte da persone di diverse generazioni (78% per quanto riguarda le famiglie multigenerazionali europee) cioè famiglie composte da partner, figli, genitori o altri parenti più anziani che possono essere aiutati quando incontrano difficoltà legate alla tecnologia.
Più di un quarto degli italiani intervistati (47%) concorda sul fatto che le restrizioni sociali introdotte a seguito del COVID-19 li abbiano portati ad acquisire maggiore dimestichezza con la tecnologia rispetto a prima. Il 36% se guardiano ai dati europei. Questa percentuale sale al 52% se guardiamo ai Millennials italiani (43% il dato europeo) e al 63% delle famiglie italiane multigenerazionali (53% a livello europeo), a dimostrazione di come il maggior tempo trascorso in casa abbia portato ad una maggiore dipendenza dalla tecnologia.
I dettagli dello studio
- Il 55% degli italiani intervistati si è sentito più solo durante il lockdown, mentre il 40% ha dichiarato che si sentiva solo anche prima della pandemia. Il dato, in linea con i dati a livello europeo (41%), dimostra come la solitudine fosse presente tra i nostri connazionali anche prima dell’isolamento forzato.
- Trentino Alto Adige, Calabria e Abruzzo le regioni in cui ci si è sentiti più soli.
- Durante la pandemia è stata la generazione Z a sentirsi più sola: il 73% degli italiani che appartiene a questa generazione ha ammesso di essersi sentito più solo nel mese di aprile 2020, contro i due terzi degli europei.
- Il 55% degli italiani (contro il 52% degli europei) che ha dichiarato di essersi sentito solo per tutto il periodo di lockdown ha riconosciuto che la tecnologia lo avrebbe aiutato a sentirsi meno solo durante la crisi e avrebbe voluto avere più dimestichezza con l’IT
[1] Kaspersky ha commissionato ad Arlington Research una ricerca su un campione rappresentativo a livello nazionale di adulti in 12 Paesi europei per esplorare il livello di solitudine degli intervistati e i fattori che contribuiscono a ridurre la solitudine
[2] Gli intervistati che hanno detto di essersi sentiti soli “almeno parte del tempo” durante la pandemia COVID-19