Si è tenuto questa mattina il flash mob organizzato da Cittadinanzattiva e da varie associazioni del territorio per protestare sulle condizioni in cui versa il territorio della Asl Rm 5, che, a loro dire, ha gravi carenze sanitarie.
Presenti una ventina di partecipanti e circa dieci persone delle Forze dell’Ordine. Hanno preso la parola Ina Camilli, del Comitato a Difesa dell’Ospedale di Colleferro, Angelo Mari, di Tivoli Subiaco (Cittadinanzattiva), Sandro Sbrighi di Cittadinanzattiva Colleferro e Stefano Fabroni, responsabile del Tribunale dei diritti del malato. Presenti anche Antonio Janne del Comitato Preneste Onlus e Cristiana Polucci di un’associazione culturale. Nei prossimi giorni verrà annunciato il luogo del nuovo presidio.
Nei giorni scorsi la Asl ha annunciato dei potenziamenti legati all’ospedale di Palestrina, ma i manifestanti non sono rimasti convinti appieno dalle parole di Santonocito. Scopriamo insieme perché.
Il Responsabile dei diritti del malato di Palestrina, Stefano Fabroni, ha così commentato:
“La nostra protesta è legata sì alle problematiche dell’ospedale di Palestrina, ma anche alle varie carenze presenti nel territorio gestito dalla Asl Roma 5. Gli annunci fatti da questi ultimi qualche giorno fa ritengo siano piuttosto generici. Non si parla di interventi legati alla mancanza dei cardiologi di notte, alla carenza di personale, ecc. La Tac dovrebbe arrivare in autunno, ma noi speravamo arrivasse entro due settimane, come sembrava. L’acquisto di quest’ultima e di altre attrezzature era infatti previsto ben 29 mesi fa. Speriamo comunque che quanto annunciato arriverà in tempi brevi.
Al momento, abbiamo a disposizione “mezzo” ospedale e non si sa quando arriverà il nuovo personale. Le novità sul reparto analgesia ci fanno piacere, ma ci interessa anche avere cardiologi, ortopedici e tutto ciò che è necessario per soddisfare le utenze del territorio. Ci chiediamo inoltre se il laboratorio di analisi e la radiologia saranno riforniti di personale anche la notte. Sulla radiologia poi non ci è chiaro se verranno tolte delle cose (e non solo inserite, come detto).
L’autunno è comunque lontano: mancano ancora 4/5 mesi e la situazione invece richiederebbe interventi urgenti. Se non ci fosse stata la presenza dei cittadini, del Sindaco, dei comitati locali e di Cittadinanzattiva in merito alla situazione dell’ospedale prenestino, siamo sicuri che non ci sarebbe stato questo potenziamento annunciato. Senza l’intervento civico, probabilmente, non ci sarebbe stata questo desiderio di rinnovare il nosocomio. Vanno bene i tempi tecnici, ma fino a quando non sarà tutto pronto le novità di cui parla la Asl le ritengo soltanto ‘belle speranze'”.
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