Roma – La Guardia di Finanza confisca beni per oltre 2 milioni di Euro ad un pregiudicato di Albano Laziale.
Ennesimo duro colpo alla criminalità
Passa definitivamente allo Stato il patrimonio, del valore stimato di oltre 2 milioni di euro, riconducibile a un uomo (classe 1968) di Albano Laziale, pregiudicato per usura e traffico di stupefacenti.
La Corte d’Appello di Roma ha infatti confermato la confisca di primo grado, emessa a novembre del 2018, di 15 unità immobiliari situate a nord di Roma e nella zona dei “Castelli romani” – tra cui una prestigiosa villa ad Albano Laziale – già sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nel 2017 su disposizione della Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino.
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Le indagini e le disposizioni
I meticolosi accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, avevano evidenziato, oltre alla caratura criminale dell’uomo, la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati al fisco e le ricchezze nella sua disponibilità, accumulate grazie ai proventi delle attività criminose perpetrate nel tempo.
Oltre alla confisca, la Corte d’Appello ha disposto nei confronti del proposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 5 anni.
L’esecuzione del provvedimento ablativo riveste un rilevante valore sociale perché restituisce alla collettività i beni illecitamente acquisiti dalla criminalità.