Oggi, martedì 30 giugno 2020, si festeggiano i 102 anni dell’ex Carabiniere Reale sorano e membro dell’Associazione Nazionale Carabinieri Angelo Grossi, grande amico dell’indimenticato collega Alberto La Rocca trucidato dai nazisti a Fiesole, vicino Firenze, insieme ad altri due militari dell’Arma il 12 agosto del 1944
Il Comandante interinale della Compagnia di Sora Ten. MARCO CIANFARANO ha consegnato al signor Grossi una lettera di auguri del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. GIOVANNI NISTRI, unitamente ad un presente.
Nato nella città volsca il 30 giugno 1918, Grossi fu arruolato nel 1939 presso la Caserma Cernaia, sita in Torino, dalla quale venne poi trasferito l’anno seguente alla Legione Napoli, nella Stazione campana di Cicciano, in Provincia di Napoli.
Nel corso del 1940 con la sua legione si imbarcò per l’Africa settentrionale, dove raggiunse la 5^ forza armata, una sezione composta da 115 uomini, dei quali al termine delle operazioni belliche sul suolo africano ne rimasero in vita 42.
Dopo quattro lunghi anni, nel 1944, da Tunisi Grossi venne rimpatriato a Catania, dove ottenne successivamente una licenza di 60 giorni al cui termine fu poi nuovamente trasferito dalla Legione Napoli, della quale aveva fatto parte fin dalle prime battute della seconda guerra mondiale, alla Legione Lazio – Compagnia di Sulmona, presso la Stazione di Scanno, dalla quale in seguito all’improvviso “cambio di campo” che l’Italia si trovò ad affrontare passando dall’alleanza con l’esercito tedesco a quella con gli alleati, si verificò un fuggi fuggi generale per non restare vittime delle rappresaglie naziste e prepararsi alla resistenza.
Ancora nei primi mesi del 1944, Grossi fu assegnato alla Stazione di Sora in qualità di motociclista, dove a seguito di delicate indagini rimase ferito, vedendosi successivamente riconosciuta la “causa di servizio”.
Nel 1945 venne trasferito a Genova presso il locale Battaglione dei Carabinieri, nell’ambito del progetto per la ricostruzione delle Stazioni presenti sul territorio italiano, gravemente provate e distrutte da cinque lunghissimi anni di guerra.
Dal capoluogo ligure fu poi mandato a prestare servizio nella Stazione di Novara.
In seguito, dopo la ricostruzione della Legione di Chieti, fu assegnato alla caserma di Balsorano (1945) e successivamente trasferito ancora presso la Compagnia di Isernia, dove il 2 marzo del 1959 ottenne il meritato congedo.
Al termine del secondo conflitto mondiale fu decorato con la croce di guerra per i grandi servigi recati Paese.
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Oggi Angelo Grossi, padre di tre figli, Germano, Antonello e Desiana, vive nella sua Sora ove ha convissuto con la moglie Colomba Margani scomparsa otto anni fa. Nel corso degli anni ha conosciuto anche la gioia di diventare nonno di quattro splendidi nipoti e tre pronipoti.