Politica

Anagni, il gruppo politico cittatrepuntozero critico su Sindaco e Acea

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Di seguito, la nota su Acea e sull’amministrazione di Anagni del gruppo politico cittatrepuntozero

In questi giorni di calura estiva la prima necessità  è l’acqua. Lo sanno bene gli anagnini che restano con i rubinetti a secco una sera sì e l’altra pure. Cari cittadini, non disperate! Potete approfittare dell’acqua fresca che sgorga dalle cascate di Via Ciavattino o delle piscine naturali di Via Tofe Pistone!

Tranquilli però, perché mentre voi cercate di capire dove andare ad elemosinare un goccio di acqua per dissetarvi e rinfrescarvi, il nostro Primo Cittadino, attraverso un post sensazionalistico, ci ha informati che è sbocciato un amore vibrante con il gestore idrico ACEA ATO5.
Sindaco, non comprendiamo come possa elogiare chi sta pagando con regolarità gli oneri che gli competono solo dopo essere stato intimato a farlo.

Lei sa benissimo che ACEA ha versato quanto doveva dopo formale richiesta in conferenza congiunta e ci stupisce che sia così poco in pena per eventuali danni erariali. Non si può dire che il gestore manifesti lo stesso atteggiamento attendista quando è nelle vesti di creditore, ma – come si dice – ognun per sé e Dio per tutti. Inoltre, ci sorge un dubbio: possibile che il Primo Cittadino abbia già rimosso la questione San Bartolomeo? Noi ci auguriamo di no. A proposito, la questione depuratore sito nel Villaggio? Sono più di due mesi che il Consigliere Fioramonti ha fatto domanda in maniera ufficiale dei relativi documenti, ma attende ancora invano: nulla di personale quindi se le stesse richieste poi passeranno nelle mani del Prefetto o del Difensore Civico.

LEGGI ANCHE – Anagni, riparte la chirurgia ambulatoriale all’Ospedale

Infine – e soprattutto – il Sindaco poteva risparmiarsi lo scivolone sul bonus idrico, vantandosi di aver ottenuto qualcosa per la popolazione che è legge dal 2016. Gli esperti di marketing la chiamerebbero pubblicità ingannevole. Così, se proprio ci deve essere una storia d’amore, noi ci auguriamo sempre che sia tra gli amministratori e gli anagnini.

Per quanto ci riguarda, più che da vezzeggiare, ACEA è da monitorare, anche perché le sue fatture generano sentimenti forti ma non particolarmente affettuosi.