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Anagni, Ospedale. Il Comitato: “Abbiamo strumenti diagnostici eccellenti che non vengono usati a pieno regime”

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Anagni, le associazioni locali sollecitano ancora il Presidente Rocca sull'ex ospedale: "Vogliamo un concreto ripristino dei servizi essenziali"

Associazione Quartiere Cerere, Anagni Scuola Futura, Anagni Viva,  Comitato Ponte del Papa, Associazione Diritto alla Salute, LegAmbiente Circolo di Anagni, Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa., hanno inviato un comunicato stampa in merito all’Ospedale di Anagni.

La nota

In questi mesi dell’ emergenza da Coronavirus il popolo anagnino ha capito bene cosa vuol dire non avere più l’Ospedale. Il famoso Ospedale sotto casa! Lo ha capito bene con una precisa sensazione di terrore al solo pensiero, non solo del venir meno delle forme di assistenza continue che devono essere somministrate ai malati cronici, quanto soprattutto a cosa poteva capitare al momento dei primi sintomi del morbo: allontanamento dalla famiglia, isolamento in reparti di ospedali lontani da casa, minima possibilità di comunicare con i propri cari.

Coloro che sostenevano la necessità della chiusura di Anagni per l’esigenza di urgenti piani di riordino dei  bilanci, hanno sempre affermato che dopo questo sacrificio avremmo goduto di una sanità notevolmente migliore. Invece… abbiamo ascoltato fiumi di parole  seguite da zero fatti. Eppure In questi anni sono state fatte varie ipotesi per rilanciare la struttura, alcune molto serie e attinenti alle reali esigenze della popolazione come il piano Roiati; altre improbabili e risibili,  al limite della provocazione, come l’ospedale ambientale (Presa). Infatti, nonostante l’impegno dei cittadini, le Istituzioni e la Regione in primis, hanno definitivamente cancellato il problema Anagni, senza  creare nulla di alternativo, privando le  aree interne del territorio, dove vivono quasi  80.000 abitanti, del Pronto Soccorso per le urgenze e le  emergenze e delle  cure  essenziali di  assistenza ( Lea).

Ora occorre ragionare sulle cose che offre la struttura come Presidio sanitario e farle funzionare o ripristinare. La struttura  offre molto poco quasi niente… Nessun servizio per le urgenze e molto poco per le visite specialistiche. Per quelle esistenti ci sono liste di attesa infinite.

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La struttura di Anagni è dotata di due strumenti diagnostici di eccellenza: un mammografo in tomosintesi acquistato da Bancanagni, dal Comune stesso e dai cittadini e che non viene utilizzato a pieno regime, così come la Tac di ultima generazione, per mancanza di personale medico e tecnico. Vorremmo chiedere al nuovo responsabile della struttura nonché direttore del distretto dott. Mauro Vicano, che speranze(intenzioni, volontà?) ci sono per vedere funzionare finalmente a pieno regime queste attrezzature e quali siano le sue proposte per offrire ai cittadini di 9 comuni,( i quasi 80mila abitanti ! ) una Sanità che garantisca il pieno Diritto alla Salute e risponda  alle  reali esigenze  del territorio.

COMITATO “SALVIAMO L’ OSPEDALE  DI ANAGNI”

Associazione Quartiere Cerere, Anagni Scuola Futura, Anagni Viva,  Comitato Ponte del Papa, Associazione Diritto alla Salute, LegAmbiente Circolo di Anagni, Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa.,