Castel Romano, sequestrato Villaggio della Solidarietà.
Attività illecite in materia ambientale
Nella mattinata odierna personale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale , appartenente al Reparto Tutela Ambientale ed Urbanistica della U.O. S.P.E e del Comando Generale, ha dato esecuzione al sequestro preventivo impeditivo, emesso dal Tribunale Ordinario di Roma, che ha interessato l’intero Villaggio della Solidarietà di Castel Romano, sito in Via Pontina km 23,400 ed alcune aree attigue adibite a discarica abusiva, per una superficie complessiva di circa 65.000 mq, insistenti all’interno dell’area naturale Protetta di Decima Malafede.
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Il sequestro è scaturito a seguito di articolate e complesse attività di P.G. delegate, volte al controllo e alla repressione delle attività illecite in materia ambientale, che hanno evidenziato una situazione di gravissimo degrado ambientale, con ipotesi di reato previste dall’art. 328 del codice penale e dagli articoli 256 e 256 bis del Testo unico ambientale.
L’autorità giudiziaria, titolare delle indagini, ha disposto che la Polizia Locale di Roma Capitale dovrà vigilare sulle operazioni di custodia e bonifica che verranno attivate.
I Caschi bianchi dei gruppi SPE e ROCS, diretti dal Comandante Stefano Napoli, hanno così aggiunto un importante tassello, ad una complessa procedura d’indagine, che spazia dalle ipotesi di disastro ambientale a quella di emergenza sanitaria, condotte già a partire dagli anni precedenti.
Tra le ipotesi di reato le violazioni degli Artt. 81 e 110 c.p. e 256 del D. L.vo 152/2006. Sul campo in esame era già intervenuta la Procura della Repubblica, che disponendo l’immediata bonifica della zona, che si ricorda essere una riserva naturale pesantemente compromessa, lasciava comunque all’amministrazione Comunale la possibilità di determinarsi sulle sorti degli abitanti del campo. La Sindaca è stata nominata custode giudiziale del campo, in nome e per conto di Roma Capitale.
Sull’episodio, che sembra ripercorrere le stesse procedure che portarono alla chiusura del Camping River, è intervenuto il commento del sindacato dei caschi bianchi UGL, che per voce del Coordinatore Romano Marco Milani rende noto: “Ancora una volta viene alla luce il lavoro, spesso oscuro e silente che quotidianamente viene svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Locale, in contesti investigativi ed operativi sempre più legati a fenomeni emergenziali e di sicurezza della salute pubblica. Ci auspichiamo che quanto prima queste mutate esigenze d’intervento, portino ai giusti riconoscimenti, da parte di amministrazioni e Governo, delle peculiarità della categoria.“