Stasera alle ore 21,30, sarà inaugurata la personale esposizione del maestro Omar Ronda, artefice dell’arazzo del Pallio della Carriera 2016.
Le opere, presentate presso la bottega d’arte “La Girandola”, in Via La Rosa 2, saranno visibili tutti i giorni, dalle 16.00 alle 24.00, fino al’11 agosto. “Ringrazio il maestro Omar Ronda per aver donato alla nostra comunità una eccellente realizzazione artistica” afferma il Sindaco di Carpineto Romano Matteo Battisti “Una nuova opera di straordinario valore che arricchisce, ulteriormente, il patrimonio artistico-culturale della nostra città”
Ecco, di seguito, alcune note biografiche dell’artista:
Omar Ronda è nato a Portula, Biella (Italia) nel 1947. Fin da ragazzo ha coltivato una grande passione per le arti figurative partecipando ad alcune mostre collettive locali e a concorsi di pittura regionali e nazionali.
Nel 1965/1966 vince due premi per lui molto importanti a Santhià e a Borgo Dale, in Piemonte, dove viene selezionato dalle giurie composte dal regista Maurizio Corgnati e dagli scrittori Carlo Fruttero e Franco Lucentini.
Nel 1968 trascura parzialmente la sua pittura ed apre una galleria d’arte a Biella che propone opere di artisti internazionali quali: Joseph Beuys, Gerhard Richter, Arman, Christo, Cesar, Tinguely, Rotella, Dorazio e tanti altri grandi protagonisti.
Conosce Leo Castelli nel 1969 a New York e Gian Enzo Sperone a Torino, tramite loro organizza mostre di straordinaria importanza degli americani Andy Warhol, Robert Raushenberg, Jim Dine, Roy Lichtenstein, James Rosenquist, Frank Stella, Louise Nevelson, Tom Wesselmann, Bob Morris, Robert Indiana, Sol Lewitt e degli italiani: Mario Merz, Gilberto Zorio, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Nicola de Maria, Sandro Chia e tanti altri.
Nel 1987 chiude la sua galleria al vertice del successo per tornare finalmente alla sua grande passione, fare l’artista. Nel 1988 elabora e lavora su una filosofia che battezza CRACKING ART, basata sullo studio e le analisi delle origini antropologiche delle materie fossili (petrolio) ed il loro utilizzo in forma artistica dei suoi derivati plastici (sintesi artificiali) attraverso la realizzazione di forme, immagini e simulacri della vita animale e della natura, in modo da restituire al petrolio (magma naturale) la sua antica forma poetica ed organica.
Molti anni più tardi, dopo il 2000, decine di studiosi, storici, artisti, professori di storia dell’arte, editori e migliaia di studenti hanno posto l’attenzione su questo pensiero divulgato tramite pubblicazioni ufficiali adottate dal sistema pedagogico ed informativo istituzionale e sviluppandolo con discussioni, conferenze ed innumerevoli tesi di laurea.
Nel 1993 si aggregano alla sua filosofia altri artisti, poeti e musicisti e con loro organizza diverse mostre sotto la sigla “Agravitazionale” ed in seguito Cracking Art.
Omar Ronda sta attualmente lavorando ad un nuovo progetto che ha battezzato “Super Natura” e nel contempo sta ultimando una importante monografia ed il catalogo generale ragionato che saranno prossimamente dati alle stampe a cura dell’editore Mazzotta di Milano.
In questi anni il lavoro di Omar Ronda è stato teorizzato da critici e storici importanti quali: Tommaso Trini, Luca Beatrice, Harald Szeemann, Lucrezia De Domizio Durini, Martina Corgnati, Claude Lorent, Willy Van Den Busse, Piero Adorno, Elena Forin, Francesco Santaniello, Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, ed altri. Tre sono le fasi che contraddistinguono l’opera di Omar Ronda: installazioni, genetic fusion, frozen.