Il progetto che risparmia ed investe nel sociale
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“Ebbene, fin qui la cronaca di questi giorni, che punta il dito, a ragione, contro quanti intendono la politica come una professione o una fonte di reddito, anziché come volontariato sociale o come missione civica. Il Comune di Frosinone, dal 2012, ha invece voluto dare un esempio in direzione opposta: un tentativo, il nostro, che, va detto, è rimasto un unicum in tutta Italia. Da otto anni, infatti, l’amministrazione comunale promuove il progetto Solidiamo, con l’istituzione di un fondo in cui confluisce la metà delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri, per finanziare borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo e attività culturali a favore degli anziani e delle persone con disabilità. La priorità è quella di reinvestire le risorse in iniziative che rafforzino il valore della solidarietà, sottraendo una cifra consistente alla politica mettendola a disposizione di chi ne ha più bisogno. Il progetto Solidiamo è rivolto esclusivamente ai residenti nel capoluogo, proprio perché, essendo finanziato attraverso i gettoni e le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, risulta coperto, di fatto, con risorse e tributi provenienti dai cittadini della nostra comunità locale. Se tutti gli 8.000 comuni italiani adottassero questo progetto di redistribuzione delle risorse, si concretizzerebbe una manovra a costo zero per il bilancio dello Stato, interamente incentrata sul sociale, pari a un miliardo di euro all’anno, il tutto a saldi invariati”.
“Il Comune di Frosinone – ha concluso il sindaco, Nicola Ottaviani – ha quindi risparmiato e investito, in otto anni, 1.200.000 euro, trasferendo risorse da chi ha di più a chi ha di meno, realizzando un progetto che pone il capoluogo al vertice nella classifica nazionale dell’abbattimento dei costi della politica. Basti pensare che l’unica esperienza similare, in un capoluogo di provincia, è quella di Parma, dove l’allora amministrazione comunale del 5 Stelle, guidata da Pizzarotti, aveva ridotto soltanto del 10% le stesse indennità di carica a favore dei titolari delle cariche municipali”.