Pugno di ferro del Comune di Arce contro l’abbandono dei rifiuti. Il Comando della Polizia locale ha effettuato una serie di controlli a seguito di alcune segnalazioni pervenute dai cittadini. In particolare gli Agenti del comandante Giampiero Marzilli, venerdì scorso, hanno provveduto a fare una dettagliata informativa al Sindaco sull’abbandono indiscriminato di rifiuti nella zona di Campostefano, in località Guado Forestiero, e sulla strada regionale Civita Farnese, tra Collealto ed Isoletta.
Le indagini
In tutti e due casi è stata svolta un’attività di indagine che ha portato all’individuazione dei possibili responsabili. A Guado Forestiero le telecamere hanno registrato l’accesso di un furgoncino carico di materiali di scarto provenienti, probabilmente, da un’attività di costruzione e demolizione. Lo stesso mezzo d’opera è stato poi filmato in uscita dalla località senza il carico di rifiuti inerti.
Sulla Civita Farnese, invece, si è riusciti a risalire ai possibili autori grazie alle etichette lasciate su alcuni imballaggi rilevati nei sacchi d’immondizia abbandonati.
«Sono comportamenti incivili e inaccettabili». È stato il primo commento del Sindaco Luigi Germani. «Questa volta non lasceremo correre – ha aggiunto il primo cittadino – e a seguito dell’informativa della Polizia locale, oltre alle sanzioni amministrative, provvederemo a deferire all’Autorità Giudiziaria i presunti responsabili. Approfitto di questa occasione per ringraziare i cittadini che hanno prontamente segnalato le due micro discariche e gli Agenti della Polizia locale che si sono attivati con le indagini. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti – ha concluso Germani – per contrastare questo fenomeno che crea ingenti danni ambientali, deturpa il territorio e rappresenta un ulteriore aggravio di costi per la collettività».
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Vale la pena ricordare che sono molto pesanti le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati come trasgressori della specifica normativa. In particolare, l’abbandono indiscriminato di rifiuti è punito con una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 3mila euro, cifra che viene raddoppiata per raggiungere i 6mila euro, qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi come materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale e amianto.