Cronaca

Pluripregiudicato si nascondeva nella sua casa di Ardea: era evaso dai domiciliari

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Si tratta di E.S, romano classe 66, gravato da pregiudizi di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio.

Ecco cosa è successo

L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti, era evaso dall’abitazione in cui li stava scontando.

Dopo aver accertato la sua assenza presso il luogo di detenzione, a seguito di un normale controllo effettuato la sera precedente, gli agenti del commissariato San Paolo sono ritornati il giorno dopo, riscontrando nuovamente l’assenza del soggetto ma predisponendo già la possibilità di attivare le ricerche altrove.

Pertanto, dopo aver effettuato un controllo presso un’ulteriore abitazione a lui riconducibile, grazie ad ulteriori indagini si è riusciti ad individuare la casa, dove al momento l’uomo si era nascosto, situata in località Tor S. Lorenzo, prospiciente al mare.

A seguito della necessaria irruzione e dopo aver chiuso le numerose vie di fuga (di cui una che dava direttamente sulla spiaggia) il S. veniva trovato ancora a letto insieme alla sua compagna e celata sotto di esso, veniva rinvenuta una pistola, completa di caricatore e munizionamento, di illecita provenienza.

Il predetto per garantirsi libertà di movimento ed eludere ogni controllo celava la propria identità utilizzando un documento contraffatto, una carta d’identità intestata ad un soggetto romano esistente e dimorante a Roma ma effigiante la foto del latitante.

Chiari i segni di una sua fuga definitiva sia per non permettere alcun tracciamento bancario si era premunito di una ragguardevole somma di denaro in contanti della quale si conosce la provenienza visto che l’uomo è senza alcuna fonte di reddito certificata.

Pure la perquisizione iniziale presso il domicilio romano ha permesso di rinvenire un’altra pistola di marca straniera modificata per poter essere accessoriata con un “abbattitore di rumore”, in merito alla quale sono in corso accertamenti al fine di definirne la provenienza e stabilirne la certa clandestinità.

L’uomo dopo gli atti di rito veniva associato presso un istituto carcerario prontamente disponibile, mentre la compagna veniva denunciata in stato di libertà per favoreggiamento.

Significativo lo spessore criminale di E.S, gravitante da sempre nel quartiere della Magliana, storico teatro di diversi episodi di criminalità dai tempi della “Banda” ai giorni nostri, quale l’efferato omicidio di GIOACCHINI Andrea, freddato da un sicario nel gennaio del 2019 davanti alla scuola in cui aveva accompagnato i figli, sul quale sono in corso indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma.

Vari i reati commessi dall’uomo:

–          nel 2019 aveva commesso un’estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore del frusinate, unitamente al noto pregiudicato U.D.G, recentemente arrestato nell’ambito dell’Operazione “Affari di Famiglia”, condotta dalla Squadra Mobile di Roma che ha visto lo smantellamento della famiglia criminale S. e dei suoi affiliati, tra i quali proprio il D.G;

–          nel 2017 arrestato in custodia cautelare per rapina in gioielleria commessa Roma nel 2016;

–          nel 2012 arrestato in custodia cautelare per rapina in gioielleria commessa Roma e ricettazione; del materiale violentemente sottratto;

–          nel 2011 arrestato per rapina in banca commessa a Torino;

–          nel 2011 denunciato per possesso e porti abusivo di due coltelli ed un bastone di legno;

–          nel 2009 arrestato per spaccio di stupefacenti;

–          nel 2007 arrestato per rapina ad un supermercato.

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Il S. ha sempre orbitato nella sfera criminale venendo più volte colpito da provvedimenti restrittivi, misure alternative alla detenzione e di sicurezza, dipanandosi tra carcere, arresti domiciliari, obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e sorveglianze speciali, l’ultima delle quali misure aveva deciso di disattendere, forse definitivamente.