È in corso la pubblicazione, da parte degli Uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione, delle Graduatorie provinciali per le supplenze, da quest’anno interamente digitalizzate. Una novità che consentirà nomine più rapide e che ha permesso, in sede di valutazione delle domande presentate, di rilevare subito eventuali anomalie e dichiarazioni nulle.
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Le richieste di inserimento sono state presentate dal 22 luglio al 6 agosto.
Sono oltre 753 mila gli aspiranti che hanno chiesto l’iscrizione nelle graduatorie, per un totale di 1.938.928 domande (gli insegnanti potevano iscriversi per più classi di concorso).
“Tutte le richieste sono state valutate e hanno portato all’esclusione di quasi 40 mila domande che presentavano anomalie. La digitalizzazione ha consentito, ad esempio, di individuare più rapidamente la dichiarazione di titoli inesistenti da parte di alcuni aspiranti a garanzia di tutte e tutti coloro che, invece, hanno presentato correttamente la loro domanda”, fa sapere il MI attraverso un comunicato
“Le pubblicazioni di questi giorni riguardano, perciò, quasi due milioni di posizioni individuali trattate, rispetto alle quali l’Amministrazione scolastica, centrale e territoriale, ha condotto e sta conducendo tutti i necessari controlli anche sulla base di segnalazioni di possibili errori da rettificare, peraltro in numero infinitesimale rispetto alla mole di domande valutate.
Parlare di caos appare, dunque, infondato, pretestuoso e fuorviante. Come ad ogni aggiornamento, data la mole di dati trattati, gli errori materiali dei singoli uffici sono prontamente rettificati seguendo la normale prassi amministrativa. Anche quelli segnalati alla stampa sono tutti casi già individuati e in via di risoluzione da ieri notte.
Le Graduatorie provinciali digitalizzate sono il frutto del lavoro di centinaia di dipendenti dell’Amministrazione e delle scuole che si sono adoperati con fatica per garantire il risultato della pubblicazione. Chiedere che non siano utilizzate per ricorrere ai vecchi elenchi significherebbe, a fronte di un numero di errori materiali del tutto marginale e in corso di risoluzione come già evidenziato, ignorare lo sforzo fatto dal personale, che va solo ringraziato, e rinviare la modernizzazione di un sistema che viveva di regole vecchie di venti anni”.