“Abbiamo respinto ogni addebito nei confronti dei miei assistiti, i ragazzi erano sul posto ma non hanno partecipato alla rissa”. A parlare è l’avvocato Massimo Pica, il legale che ha assunto le difese dei fratelli Bianchi (Marco e Gabriele) e di Mario Pincarelli.
LEGGI ANCHE: Omicidio Willy, frase choc su Facebook: “Avete tolto di mezzo quello scimpanzé”
Uscito da Rebibbia è intervistato dai giornalisti presenti, Pica ha continuato: “Abbiamo alcuni testimoni pronti a dichiarare la loro versione dei fatti, che non corrisponde affatto con quelle raccolte dalla Procura. I ragazzi erano presenti sul posto solo perché sono stati chiamati da alcuni amici, i quali gli chiedevano di riportarli a casa dopo la fine della serata. Non hanno partecipato assolutamente alla rissa, anzi sono intervenuti per cercare di sedare gli animi”.
Una versione dei fatti assolutamente diversa dalla ricostruzione operata fino ad ora dagli inquirenti: “Ci sono alcune immagini delle telecamere di sorveglianza che parlano di un’altra verità: la rissa è iniziata nei pressi dei locali della movida e si è poi spostata nei giardini pubblici. I tre ragazzi, ribadisco, erano stati lì per prendere degli amici e i fratelli Bianchi sono intervenuti per sedare gli animi, forse sbracciando anche nella calca ma non facendo nulla di più”.
A fornire ulteriori dettagli saranno anche gli esami che verranno effettuati sui vestiti degli accusati: “Dobbiamo aspettare l’esito di queste verifiche, non è vero che sui vestiti sono state già trovate tracce riconducibili al ragazzo. L’accusa di omicidio è totalmente infondata e nella giornata di domani (mercoledì 9 settembre, ndr), alcuni testimoni depositeranno la loro versione dei fatti”.
Sempre domani è prevista l’autopsia sul corpo del povero Willy: gli esami dovrebbero aver luogo entro le prime ore del pomeriggio.