Siamo nel 2020 e purtroppo esistono ancora degli argomenti che specialmente nel nostro paese rappresentano tabù , difficili da superare e specialmente nei contesti più chiusi dal punto di vista culturale.
Ci stiamo riferendo al momento in cui una persona sente l’esigenza di rivolgersi a uno psicologo:nei casi in cui si subisce un trauma come un lutto, una separazione, un licenziamento, questa scelta è accettata dal punto di vista sociale.
Invece quando questa decisione viene presa in momenti nei quali tutto in apparenza va bene iniziano i problemi perché la persona ha paura di essere giudicata da parenti e amici:in realtà iniziare un percorso psicologico significa a volte avere il coraggio di dare una svolta a una vita che non ci piace e che non è affine alla propria essenza e soprattutto vuol dire avere l’umiltà di comprendere che abbiamo bisogno di aiuto e supporto.
Nei mesi scorsi durante il terribile lockdown abbiamo visto come sia stata utile per tantissime persone scegliere di fare una consulenza psicologica on line per affrontare un periodo al quale nessuno era assolutamente preparato
Ma al di la di questo quando una persona decide di intraprendere un percorso di crescita con uno psicologo sarà portato a chiedersi come fare a scegliere lo psicologo adatto alle proprie esigenze. Proviamo a rifletterci insieme, analizzando alcuni punti.
Cercare uno psicologo: meglio un uomo o una donna?
Questo è uno dei primi quesiti che ci si pone quando si deve scegliere un terapeuta e non è semplice decidere in tal senso:chiaramente la qualità,la preparazione e la professionalità di uno psicologo non dipende dal suo sesso.
Ma è indubbio che una persona che vuole iniziare un percorso dovrà avere l’intuito e la capacità di capire qual è la scelta migliore da fare e i criteri potrebbero essere due:
- Chiedersi se ci si sente più a proprio agio a parlare e ad aprirsi con una persona dello stesso sesso o dell’altro sesso
- In base ai propri vissuti infantili chi è più preparato dal punto di vista psicologico dovrà capire quale opzione è più funzionale
Quali sono i canali migliori per cercare uno psicologo?
In questo senso ogni canale può essere buono e in un certo senso è anche una questione di fortuna. Per esempio in alcuni casi ci si può affidare al passaparola:se un amico o un parente o un collega ha avuto dei risultati positivi con un determinato professionista cosa ci costa provare a fare un colloquio preliminare e capire se è il professionista adatto alle nostre esigenze?
La stessa cosa vale per Internet:ci sono infatti un sacco di siti che aiutano a trovare tanti nominativi in base al territorio. Una volta visionati tanti professionisti è preferibile puntare su chi è chiaro e sincero per quanto riguarda il suo modo di lavorare e scartare chi cerca di vendersi con belle parole.
Meglio fare una telefonata o mandare un’e mail?
Questo dipende dal carattere del potenziale paziente:infatti c è chi preferisce parlare subito al telefono perché attraverso la voce può subito cercare di intuire con chi a che fare. Ma ci sono persone più timide e introverse che scelgono di optare per il messaggio scritto, con la speranza che la risposta sia soddisfacente e completa, seppur con i limiti di una e mail.
Il consiglio è quello di prendere un primo appuntamento di conoscenza:parlando faccia a faccia sarà facile per entrambi per capire se l’empatia e la sintonia sono quelle che servono per iniziare un percorso insieme.
Ormai grazie alla tecnologia anche le sedute di psicologia on line funzionano bene!