“Una violenza animale che desta preoccupazione e che deve portare a riflettere e interrogarsi sui comportamenti dei giovani, non essendo l’episodio di Colleferro, purtroppo, un caso isolato”. Lo afferma il Codacons, commentando l’omicidio brutale di Willy Monteiro Duarte.
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“Le cronache di queste ore riportano una descrizione allarmante degli aggressori, seguaci di uno sport estremo denominato Mixed Martial Arts (MMA) in cui l’uso della forza è alla base dei combattimenti, che spesso avvengono al di fuori dei perimetri della legge e in piena clandestinità, trasformando una pratica sportiva in violenza pura” – spiega l’associazione –.
“A seguito del tragico pestaggio di Colleferro non si può non chiedersi se vi sia un nesso tra le arti marziali estreme praticate dai due aggressori e la brutalità che ha portato all’uccisione di un ragazzo inerme, e in quale misura la pratica del Mixed Martial Arts abbia contribuito ad accrescere la sete di violenza degli indagati”.
“Domande lecite che, alla luce dell’incremento delle aggressioni e dei casi di pestaggi e violenze tra i giovani, devono portare ad una seria riflessione sull’opportunità di consentire in Italia sport che possano direttamente o indirettamente istigare all’odio e alla brutalità” – conclude il Codacons.