In un periodo di crisi economica come quella che sta attraversando l’Italia ormai da anni, lanciare iniziative volte a sostenere il patrimonio artistico e culturale del territorio (da sempre fonte di attrazione per il turismo) può rappresentare una valida via d’uscita.
Non a caso, sono molti gli interventi delle Autorità regionali competenti finalizzati alla promozione ed alla tutela dei beni culturali ed architettonici, tra cui merita di essere menzionato il lanciato dalla Regione Lazio, con scadenza 01 ottobre 2020.
Secondo quanto si apprende dal Regolamento predisposto, le domande di accesso ai benefici devono essere presentate esclusivamente a mezzo Posta Elettronica Certificata dal 30 luglio scorso sino alle ore 18:00 del giorno di scadenza, previa compilazione di un apposito form sul portale GeCoWeb.
In sostanza, si tratta della concessione ad opera della Regione di contributi a fondo perduto, per un importo massimo di 30 mila euro, a soggetti che presentano taluni specifici requisiti e limitatamente alle indicate attività.
In particolar modo, dal punto di vista soggettivo, possono candidarsi alla graduatoria le imprese (ed i liberi professionisti) non costituiti da oltre due anni ed in procinto di istituire una sede sul territorio, unitamente ai promotori di imprese con annesso obbligo di procedere alla iscrizione al Registro delle Imprese della costituenda persona giuridica nei 90 giorni successivi all’erogazione.
Invece, dal punto di vista oggettivo, è richiesto che i candidati operino in determinati settori, come quelli dell’architettura e del design, oppure della musica, dell’arte, della comunicazione o dell’editoria.
Al momento della presentazione della domanda, i richiedenti devono altresì allegare la prova delle spese sostenute per gli investimenti (purché superiori a 15 mila euro) e per gli acquisti ordinari collegati all’attività di impresa; dopodiché, in base alle sole somme giudicate ammissibili -e sempre nei limiti del massimo erogabile di 30 mila euro- la Regione si impegna al rimborso dell’80%.
Ad ogni modo, indipendentemente dalla circostanza che un’impresa possa accedere o meno a bandi similari a quello predisposto dalla Regione Lazio, è sempre consigliato adottare qualsiasi strumento opportuno alla semplificazione della gestione aziendale anche nell’ottica di migliorare la propria offerta.
A solo titolo esemplificativo, potrebbe essere utile dotarsi di un pratico ed economico conto corrente aziendale online, che ad esempio consenta di fruire di servizi come il fido immediato o l’anticipazione delle fatture, finanche al riparto automatico delle spese personali da quelle lavorative.
Tra i più richiesti sul mercato vi sono i conti N26 Business (nelle versioni Standard, You e Metal), oltre a Quonto per i liberi professionisti ed il Conto Impresa Startup di Banca Etica per le sole imprese innovative (per ulteriori approfondimenti su caratteristiche, requisiti di accesso e costi dei conti correnti aziendali online: http://www.migliorcontocorrente.org/conto-corrente-online-aziendale.htm).