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Scuola. Roma, riaprono le scuole dell’infanzia capitoline: dal 14 settembre più di 30 mila bambini da 3 a 6 anni in oltre 300 strutture

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Riaprono lunedì le scuole dell’infanzia capitoline. I bambini da 3 a 6 anni iscritti, per l’anno educativo 2020-2021, nelle oltre 300 strutture gestite da Roma Capitale sono oltre 30 mila.

Riapertura in sicurezza

In aderenza alle linee guida nazionali, così come già avviene nei nidi capitolini, anche nelle scuole dell’infanzia sarà garantita la stabilità dei gruppi: ciascuna sezione avrà quindi insegnanti fisse di riferimento e un ambiente riservato dove svolgere le attività.

Lunedì 14 settembre il servizio partirà con orario unico, dalle ore 8 alle 14. Dal 1° ottobre inizierà anche il tempo pieno, nelle sezioni in cui è previsto. Il servizio di ristorazione con la consumazione del pasto nelle strutture è garantito sin dal primo giorno.

Il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale, in raccordo con il Dipartimento Personale e il Dipartimento Infrastrutture, ha portato avanti in questi mesi un lavoro costante di coordinamento e di sostegno delle attività di competenza municipale per la ripresa dell’attività e l’organizzazione funzionale dei nidi e delle scuole dell’infanzia capitoline, anche con il supporto del documento tecnico-scientifico della Task Force capitolina per la Scuola.

Oltre 1 milione di euro è stato erogato ai Municipi per l’acquisto anche di materiale farmaceutico, tra cui mascherine, gel igienizzante per le mani, guanti in lattice, soprascarpe monouso, termometri ad infrarossi e visiere. Per la manutenzione degli edifici destinati ai nidi e alle scuole dell’infanzia capitoline sono stati stanziati circa 2,7 milioni di euro.

Altri 9 milioni di euro sono stati destinati dall’Amministrazione Capitolina per il reperimento da parte dei Municipi di oltre 3 mila tra educatrici e insegnanti per potenziare l’organico, sia dei nidi che delle scuole dell’infanzia, rispetto agli scorsi anni e garantire il rispetto delle nuove necessità legate alla salute pubblica.

La ripartenza quest’anno costituisce un importante segnale per i nostri bambini, per le famiglie e per l’intera Comunità. L’Amministrazione ha attivato, nel rispetto delle linee guida nazionali, tutte le azioni finalizzate alla riattivazione del servizio sia nei nidi che nelle scuole dell’infanzia secondo le nuove norme per la sicurezza. Il monitoraggio sulle azioni di competenza dei Municipi e sull’andamento dei servizi sarà costante. Il nostro obiettivo è restituire ai piccoli un percorso educativo e didattico garantito e di qualità, nel rispetto delle norme sanitarie. Sappiamo che sarà un anno diverso da tutti gli altri e per questo è ancora più importante la collaborazione responsabile di ciascuno. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questa riapertura e che continueranno ad impegnarsi per il benessere dei nostri piccoli e delle famiglie”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì.

Nelle ultime settimane c’è stato un grande lavoro di coordinamento tra i vari Dipartimenti, Assessorati e i vari Municipi per consentire ai nostri bambini di rientrare a scuola in sicurezza. Il Dipartimento Lavori Pubblici ha svolto un ruolo fondamentale di supervisione di tutti gli interventi nei Municipi e fino agli ultimi giorni, prima della riapertura, e sta lavorando direttamente su decine di istituti e plessi scolastici con manutenzioni di edilizia leggera, grazie anche ad un nuovo accordo quadro aggiudicato nelle settimane scorse del valore di circa 1,2 milioni di euro. È stato un lavoro che ha consentito di reperire nuovi spazi per i bambini e per tutti gli studenti dei vari ordini di studio”, spiega l’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo.

Per l’avvio del servizio nelle scuole dell’infanzia capitoline, ai genitori verrà chiesto di firmare un ‘patto di corresponsabilità’ nel quale è contenuto l’impegno ad accettare le nuove condizioni di erogazione del servizio e le nuove norme comportamentali, sulla base del principio ‘ognuno protegge tutti’.

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Ogni giorno i genitori dovranno inoltre firmare la dichiarazione di sussistenza delle condizioni per accedere al servizio, garantendo sia la salute del piccolo che la non interazione con persone positive al Covid-19. Se la temperatura dei piccoli risulterà superiore a 37,5°, i bambini non potranno entrare nel servizio.

La rilevazione della temperatura sarà effettuata a ogni singola persona in entrata nelle strutture: bambini, personale, genitori, fornitori. Nelle strutture è prevista una igienizzazione costante degli ambienti e dei giocattoli utilizzati. Non sarà possibile portare giochi da casa.

Per evitare situazioni di assembramento, i bambini saranno accolti dal personale in base agli orari e agli scaglionamenti eventualmente previsti da ciascuna struttura.