Questa settimana gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Torpignattara, diretto da Giuseppe Amoruso, hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare di cui 5 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, frutto di una complessa attività d’indagine durata oltre un anno.
I dettagli
Le persone coinvolte avevano imbastito un sistema di collaborazione molto vicino ad una stabile organizzazione, dividendosi i ruoli dell’approvvigionamento, del confezionamento e della cessione di droga, ricavandone profitti elevati.
Nel corso dell’articolata indagine sono stati sequestrati circa 400 mila Euro provento dell’illecita attività di vendita e spaccio di stupefacenti, denaro depositato in diversi istituti bancari.
Il sodalizio, formato per lo più da giovani ben inseriti nel tessuto criminale della malavita romana e partenopea vedeva all’interno della stessa una spiccata presenza di donne, le quali si occupavano della gestione del denaro provento dell’illecita attività di spaccio.
Le indagini, già in atto nel mese di maggio dello scorso anno, hanno permesso agli agenti di sorprendere tre degli arrestati all’interno di un box nella zona Appia, allestito a centrale operativa per la lavorazione e il confezionamento della sostanza stupefacente, permettendo così di rinvenire e sequestrare 2 chilogrammi di cocaina, una pistola calibro 7,65, macchinari per la lavorazione e il confezionamento dello stupefacente. Nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione degli arrestati è stato rinvenuto e sequestrato denaro contante per un importo di 25 mila Euro.
Ulteriori indagini hanno permesso di rinvenire e sequestrare presso l’abitazione di una delle destinatarie dei provvedimenti restrittivi, in località Genzano di Roma, 70 mila Euro in banconote di vario taglio nascoste sotto il forno della cucina.
Il gruppo era solito ascoltare musica “trap” ad alto volume mentre percorreva la città a bordo dei propri veicoli di grossa cilindrata tanto da identificarsi nei personaggi di note serie televisive al tal punto da imitarne l’atteggiamento e programmare l’acquisto di orologi in oro con incisi i propri nomi, come avviene in queste stesse fiction.
LEGGI ANCHE – Roma. Museo della Repubblica Romana e Mausoleo Ossario Garibaldino: iniziative in onore dei 150 anni dalla storica breccia di Porta Pia
L’operazione conclusasi nella mattinata di lunedì ha permesso di condurre nuovamente in carcere Q.A. di 26 anni, abitante del quartiere Prenestino, B.C. di 32 anni abitante del quartiere San Giovanni, la mamma di quest’ultimo R.M.P. di 63 anni già nota alle Forze dell’Ordine, la sorella B.J. di anni 30, tutti romani nonché C.F. 27enne romena. Mentre agli arresti domiciliari sono finite S.J. 25enne e S.L. di 28 anni, entrambe romane.