Oltre 300 persone a presenziare nel chiostro della Cattedrale di San Clemente e un sentimento di gioia diffusa che nemmeno le mascherine anti-Covid hanno potuto nascondere, celando i sorrisi di felicità.
Dopo 8 anni di studi e preparazione presso il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni e a distanza di quasi 2 anni dall’Ordinazione Diaconale del 6 gennaio 2019 (leggi qui l’articolo relativo), Claudio Sinibaldi ha potuto finalmente coronare la sua devozione ricevendo l’Ordinazione Presbiterale, un traguardo per il quale non si è mai risparmiato affrontando un percorso lungo e tortuoso, che lo ha visto affiancare all’attività religiosa anche gli studi per terminare il suo corso di studi presso la facoltà di Architettura a La Sapienza di Roma.
Un prete-architetto che, come giustamente ricordato dal Vescovo Apicella – officiante della cerimonia – è merce davvero rara in un periodo storico in cui le vocazioni non sono all’ordine del giorno. Una dimostrazione – l’ennesima – che la Chiamata ricevuta da Claudio è stata solamente il naturale sbocco di una predisposizione manifestatasi già molti anni addietro, a cominciare dalle attività parrocchiali svolte sin dalla più tenera età.
Proprio l’inclinazione all’Ascolto e a farsi carico dei problemi del prossimo hanno portato Don Claudio Sinibaldi a costruire nel tempo una fitta rete di amicizie vere, persone e compagni d’avventura che hanno voluto condividere con lui l’emozionante momento della nomina. Una platea commossa ed emozionata per quella che è stata – probabilmente – la giornata più densa di significati per Claudio, il quale ha voluto ringraziare quanti gli sono stati vicini in questi anni, fornendogli spunti e contributi per maturare la decisione di abbracciare Dio.
La “Vigna del Signore” – giusto per citare la parabola protagonista della celebrazione – ha dunque un nuovo bracciante, un “lavoratore” onesto e che ha sempre voluto mettere la sua grande capacità empatica al centro del credo liturgico. “Sarò il Prete dell’Ascolto”: così si è definito lo stesso Claudio, che nella prima parte della suo mandato svolgerà le funzioni di sacerdote sempre nella Cattedrale di San Clemente a Velletri, per la gioia dei “colleghi” e dei fedeli parrocchiani che hanno imparato nel corso del tempo a conoscerne le qualità umane e ad apprezzare la sua dote di infondere serenità, anche fronteggiando le situazioni più critiche della vita.
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