La Corte dei Conti ha accolto in pieno le istanze del Codacons e ha avanzato pesanti dubbi sul restauro del Colosseo. Proprio il Codacons infatti aveva avanzato perplessità sul contratto relativo ai lavori di restauro del monumento, rivolgendosi a Procura e Corte dei Conti affinché valutassero la correttezza dell’operazione soprattutto in riferimento ai diritti di immagine del Colosseo concessi in esclusiva a Tod’s.
Ora chiederemo alla Corte dei Conti di andare a fondo e, in caso di manifesta sproporzione del contratto di sponsorizzazione e di mancato rispetto dei parametri di economicità, punire i funzionari pubblici, in primis la Sovrintendenza ai beni culturali, che hanno autorizzato l’operazione restauro. Si attende inoltre la decisione della Procura di Roma, dinanzi la quale pende un esposto penale sui lavori di restauro del monumento presentato dal Codacons.
Abbiamo sostenuto negli anni esattamente quanto affermato oggi dalla Corte dei Conti, e per questo siamo stati citati in giudizio da Diego Della Valle per 36 milioni di euro – spiega l’associazione – Ora per coerenza e correttezza il bravo imprenditore leader di Tod’s deve avanzare analoga pretesa risarcitoria nei confronti dei magistrati contabili che hanno avallato e confermato le tesi del Codacons.