Lo stabilimento anagnino del colosso farmaceutico Sanofi è in prima fila nella produzione del vaccino anti-Covid che verrà diffuso su scala mondiale. Il polo chimico-farmaceutico della città dei papi ricoprirà dunque un ruolo fondamentale nella lotta contro il coronavirus confermando, ancora una volta, le capacità d’eccellenza del settore industriale anagnino.
Alla cerimonia di presentazione del piano produttivo del vaccino, assieme al ministro della Salute Roberto Speranza, dell’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, del sottosegretario allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella, dell’ambasciatore di Francia Christian Masset e ad altre autorità civili e militari, era presente anche il sindaco di Anagni Daniele Natalia.
Il primo cittadino, tracciando le linee programmatiche della politica industriale e di sviluppo del territorio, dichiara: «La crisi economica e del lavoro, tutte le incertezze generate nel mondo della scuola, la pressione senza precedenti sul sistema sanitario, le paure e le ansie nella vita quotidiana, sono state tutte sfide cui la pandemia ci ha messi di fronte e che, con lo sforzo comune delle istituzioni, della politica e della società civile continuiamo ad affrontare.
Ma il coronavirus ha anche obbligato le istituzioni ad attuare scelte coraggiose come, per quanto riguarda la nostra Amministrazione, la attuazione pratica della delibera per la sburocratizzazione in area SIN, condivisa da Unindustria Frosinone e Consorzio Industriale, scelta pionieristica non solo per il rilancio industriale del territorio ma anche per affrontare la crisi sanitaria al meglio. Tant’è vero che la nostra delibera è stata, di fatto, ripresa dagli stakeholder che hanno lavorato al “Decreto Semplificazioni”.
Senza enfatizzazioni eccessive, ma è indubbio che anche l’ausilio dell’amministrazione di Anagni ha contribuito e contribuirà affinché la Sanofi di Anagni ed altri operatori del settore potranno attuare i programmi di investimento per la produzione del vaccino da distribuire nel mondo».
Il sindaco Daniele Natalia ha infatti denunciato fin dal suo insediamento le storture dell’attuale normativa SIN ed ha voluto fare sistema con il mondo produttivo per trovare una soluzione che tenesse conto dei programmi di sviluppo e delle giuste esigenze degli operatori economici. Spiega Natalia: «La gran parte dei procedimenti, anche la concessione di un semplice permesso a costruire, relativi alle industrie del territorio si erano incancreniti per l’incapacità della politica di prendere decisioni realmente incisive.
La normativa SIN è oggettivamente ostativa dello sviluppo economico e, per paradosso, anche della difesa dell’ambiente. Ecco perché necessita di una riforma che preveda innanzitutto la definitiva sburocratizzazione delle norme per evitare tempi biblici e che permetta a chi vuole investire di farlo nel rispetto della legge.
All’evento della Sanofi ho parlato con il sottosegretario del MISE, l’On. Manzella, a cui ho elencato quanto fatto dall’Amministrazione Comunale di Anagni e dagli imprenditori del territorio per difendere gli investimenti e la produttività. Il sottosegretario ha fatto un’apertura molto importante nei confronti del territorio per ausiliarci nella battaglia del problema SIN.
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Ci saranno novità importanti, lavoriamo per il nostro territorio, polo industriale d’eccellenza come ha dimostrato l’evento Sanofi. Al riguardo mi complimento e ringrazio tutto il management aziendale, in particolare il direttore Alessandro Galassini per aver creduto in un sogno e oggi per averlo raggiunto».