La scorsa nottata, nei pressi del casello autostradale di San Vittore, le pattuglie della Polizia Stradale hanno localizzato un’autovettura Audi braccata dalle forze dell’ordine.
Ecco cosa è successo
Il conducente del mezzo, alla vista dei poliziotti, incurante dell’alt, dopo aver accelerato ha iniziato a zigzagare pericolosamente tra i veicoli in transito sull’A/1, azionando un lampeggiante ed una sirena, come quelli in uso alla Polizia, detenuti illegalmente.
Gli operatori accortisi dell’uso abusivo dei sistemi di emergenza, anche a salvaguardia dell’incolumità degli utenti, hanno richiesto l’intervento di altre unità operative che hanno provveduto a rallentare il traffico sulla tratta autostradale interessata.
Dopo 20 km di inseguimento, nel territorio del comune di Marzano Appio, i cinque fuggitivi, sentitisi in trappola e vistisi raggiunti, hanno arrestato la marcia dandosi alla fuga nei campi adiacenti l’autostrada ma, dopo una violenta colluttazione con gli agenti, quattro di loro sono stati presi ed arrestati.
I fermati, tutti residenti nel campo nomadi di Secondigliano, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, con a carico anche dei provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale e diversi “alias” per sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine, su disposizione dell’A.G. sono stati associati al carcere di Santa Maria Capua a Vetere.
Il veicolo Audi, al quale erano state applicate delle targhe rubate e che già in varie occasioni era sfuggito ai controlli nella zona del Cassinate, è risultato appartenere ad un altro soggetto che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
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All’interno del veicolo sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, a riprova della pericolosità dei soggetti che con l’utilizzo di sirene e lampeggianti erano in grado di favorirsi la fuga.