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Cotral, Colaceci: “Allarmismo danneggia il trasporto pubblico”

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Cotral, sciopero di quattro ore 18 luglio 2024

Non si risolvono i problemi di questo delicatissimo momento con affermazioni spot – dichiara la vicepresidente dell’Agenzia Confederale dei Trasporti, Amalia Colaceci – e  prive di evidenza sul sistema di trasporto pubblico.

Colaceci: “L’allarmismo danneggia il trasporto pubblico”

Non è vero che il Tpl è pericoloso e che le aziende in questi mesi, grazie alle indicazioni normative, non abbiano dato il loro contributo per contenere la diffusione del virus. Ci sono ormai importanti studi (Santè Publique – Francia, Robert Koch Insitute – Germania, Boulder – University of Colorado) pubblicati su prestigiose riviste scientifiche che evidenziano il basso livello di contagio sui mezzi di trasporto, dovuto al rispetto delle normative da parte delle aziende, al comportamento rigoroso degli utenti e al tempo medio relativamente basso del viaggio.

Vorrei aggiungere accoratamente, viste le serissime difficoltà economiche di molte aziende, che stiamo facendo servizio con la metà degli utenti del periodo pre-covid. Nella mia esperienza come presidente di Cotral – una delle più grandi aziende di trasporto extraurbano d’Europa – posso testimoniare che gli sforzi fatti per aumentare il numero delle corse sono stati grandissimi.

Cotral, grazie al grande lavoro fatto dalla Regione Lazio, sta effettuando 720 corse giornaliere in più rispetto al normale servizio scolastico, proprio per favorire tutte le scuole che hanno differenziato gli orari di entrata e di uscita. Ammesso che ci siano episodi di assembramento sono riconducibili a problematiche di sistema delle quali comunque ci stiamo facendo carico.

E’ da molto tempo- termina Colaceci – che chiediamo di essere autorizzati a riattivare la verifica a bordo dei mezzi, dotando il nostro personale di adeguate protezioni, proprio al fine di verificare la correttezza del comportamento dell’utenza. Mi ferisce leggere che le difficoltà riscontrate nei cosiddetti orari di punta vengano attribuite ad una nostra responsabilità.

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Noi stiamo lavorando da marzo 24 ore al giorno perché vogliamo dare il nostro contributo al Paese per uscire, insieme e più forti, da questo delicato momento. Per riuscirci non ci è utile l’allarmismo ingiustificato, ma il lavoro di squadra.”