Cronaca

Controlli ai distributori di benzina: prezzi manipolati e miscele irregolari

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Frosinone, spacciatore

I controlli ai distributori di benzina, iniziati il 1 luglio, della Guardia di Finanza hanno riguardato oltre 1.000 unità.

Le violazioni rilevate sono state di tre tipi:

  • erogazione di carburante in quantità inferiore rispetto al dovuto
  • contraffazione dei prodotti petroliferi
  • evasione tasse, in particolare le accise

Mentre le prime due violazioni sono direttamente a danno del consumatore, il quale, come nel secondo caso, può subire danni anche abbastanza importanti, la terza tipologia di reato è a danno del Fisco.

Sul fronte delle accise sono stati controllati 1.090 distributori stradali di carburante in tutto il territorio nazionale, con 271 violazioni constatate, delle quali 74 riferite alla disciplina sui prezzi, con sanzioni amministrative a carico dei gestori degli impianti.

Nei casi più gravi, 39 responsabili sono stati denunciati alle competenti Procure della Repubblica e oltre 112.000 litri diprodotti petroliferi sono stati sequestrati: principalmente, casi di frode emersi dal riscontro del quantitativo di carburante erogato con l’importo pagato dagli utenti, ovvero dalle verifiche sulla qualità dei prodotti per individuare miscelazioni abusive con sostanze non consentite, che hanno fatto emergere anche condotte di contrabbando di prodotti energetici immessi in consumo in evasione d’accisa.

Il Codacons vorrebbe che la Guardia di Finanza rendesse noto, tramite elenco, i nominativi dei benzinai irregolari e la loro esatta localizzazione.
“Ogni volta che la Guardia di finanza esegue controlli sulle pompe di benzina emergono truffe sulle quantità di carburante realmente erogate – afferma in un comunicato stampa il presidente Carlo Rienzi – ciò significa che frodi di questo tipo sono incredibilmente diffuse in Italia,  con danni per gli automobilisti pari a centinaia di milioni di euro ogni anno. Gli utenti hanno il diritto di difendersi: per tale motivo chiediamo di pubblicare l’elenco dei distributori di benzina fuorilegge,  cosicché chi ha effettuato rifornimenti presso tali impianti e sia in condizione di dimostrare gli acquisti tramite ricevute,  bancomat o carte di credito, abbia la possibilità di chiedere e ottenete il rimborso per le maggiori somme ingiustamente pagate”