È partito sabato 17 ottobre da Nemi il progetto “Radici in Natura” ideato dalla psicologa e psicoterapeuta Katia Amorese, specializzata nello studio del deficit da natura nel bambino.
“Il Covid è – sempre nel rispetto delle tante vittime e del dolore delle loro famiglie – una possibilità per i nostri bambini, per farli ripartire dal rapporto con la natura e con gli spazi aperti. Un distanziamento forzato nella scuola dell’infanzia è una forzatura difficile da spiegare, diverso è valorizzare l’utilizzo degli spazi aperti e prendere questo periodo come una possibilità per affrontare uno scatto culturale nel nostro paese.
Per questo abbiamo iniziato a formare le nostre educatrici su programmi volti a mettere il bambino in rapporto con l’ambiente che lo circonda”
“Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci è stato il primo ad ospitare la nostra scuola e le nostre educatrici e siamo molte grate a lui ed al suo staff, così come a tutti i cittadini di Nemi, per l’accoglienza e l’ospitalità”
Radici in natura è il programma stilato dalla psicoterapeuta romana al fine di valorizzare il territorio regionale e di mettere educatrici e famiglie intorno al progetto che vede al centro, invece, il bambino e la natura
“Le linee guida post Covid ci raccomandano di valorizzare gli spazi aperti ed io ho pensato di cogliere per i nostri bambini l’occasione, una opportunità per vivere con loro a contatto con i boschi, i laghi, il mare e le campagne dei nostri territori”
Progetto Infanzia è una scuola dell’infanzia che ha sede nella zona residenziale dell’Axa, tra Casalpalocco e Ostia, ed è coordinata proprio dalla Dott.ssa Katia Amorese “Quando ho pensato a una scuola per il nostro territorio l’ho immaginata immersa nel verde, lontana dal traffico ed ho cercato per questi bambini delle educatrici pronte ad accogliere degli stimoli nuovi, di formazione e di comprensione verso teorie ancora nuove nel nostro paese, per questo ho pensato che prima di portare i bambini nel territorio, avrei accompagnato le loro insegnanti”
Così alla vigilia di un nuovo dpcm del Premier Conte lo Staff di progetto infanzia supportato dall’educatrice pedagogista Maria Cattaruzza Dorigo si è dato appuntamento a Nemi, grazie alla supervisione ed ai percorsi consigliati dal sindaco, per una raccolta di materiale naturali che hanno poi portato a scuola dai loro piccoli
“Non appena sarà possibile torneremo a Nemi con i bambini con le loro educatrici come guide, poi a loro volta i bambini porteranno qui i loro genitori, diventando loro stessi guida. Faremo poi degli incontri di confronto sulle emozioni e le suggestioni che la natura evoca. Sono fermamente convinta che solo attraverso il vissuto sul territorio possa far nascere una naturale predisposizione del bambino al rispetto dell’ambiente ed alla ricerca di emozioni vere, non necessariamente veicolate dallo schermo di una tv o di un tablet. La sfida del nostro tempo non è più il superamento dei limiti di social e videogames ma il tentativo solido di dare ai nativi digitali la formazione necessaria per sentire la necessità di trovare un contatto anche con l’ambiente in cui vive; che è altrettanto avvincente e divertente di un videogioco. Ci vuole tanto impegno, tanta collaborazione tra scuole e famiglie e tanta volontà di investire in progetti nuovi per i nostri figli, che sono, solo loro, il futuro. Oggi più che mai ”
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“Aspettiamo che le gite siano di nuovo possibili per ospitare anche i bambini, intanto siamo orgogliosi che questo progetto sia partito proprio da Nemi, e auspico che prendano esempio da questo progetto tante scuole, sopratutto nel pubblico” sono le parole del Sindaco Alberto Bertucci