“La Direzione Strategica è stata avvisata direttamente dal 118 (nella serata del 28 ottobre) di quanto accaduto – dice il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – questo genere di accadimenti non sono ammissibili, in questo momento e nei confronti di una persona fragile a cui va il nostro pensiero. Con la Direzione Sanitaria Aziendale abbiamo provveduto immediatamente ad avviare una indagine interna per verificare la fondatezza dei fatti, la verifica degli eventi, e in quel caso accertarne e attribuirne le eventuali responsabilità”.
La ASL Roma 5 apre un’indagine interna
La Direzione Sanitaria Aziendale in una nota interna del 21 ottobre aveva già provveduto a sensibilizzare i Presidi Ospedalieri, i Distretti e i Dipartimenti sulle criticità di questo momento, comunicando che “sono in fase di espletamento le procedure per il reclutamento di ulteriore personale di tutti i profili nella consapevolezza del notevole carico assistenziale che deriva ai Pronto Soccorso dall’emergenza sanitaria in atto”.
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Ribadiva “la necessità di adottare ogni iniziativa utile a facilitare, in modo diretto e indiretto, la pronta restituzione dei mezzi del 118 ai servizi di Soccorso territoriale che restano altrimenti senza assegnazione”. Si metteva altresì in evidenza che “il blocco di mezzi di soccorso può rischiare di integrare alcune fattispecie di responsabilità, quali l’interruzione di pubblico servizio e l’omissione di atti d’ufficio”.