Ieri mattina, 29 ottobre, alle 8.00 l’escavatrice ha fatto ingresso nell’area sulla quale sarà realizzato il Nuovo Ospedale Tiburtino, in corso di finanziamento da parte dalla Regione Lazio, che metterà al servizio della comunità 340 posti letto.
Le operazioni di perimetrazione sui terreni della ASL Roma 5 in via Cesurni a Tivoli Terme, dovrebbero terminare giovedì 12 novembre.
Presenti il Direttore Generale, i tecnici e le Forze dell’Ordine che sono intervenute per garantire l’ordinato svolgimento dei lavori.
Le dichiarazioni del Direttore generale dell’ASL Roma 5
“Il nuovo Ospedale – spiega il Direttore generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – sarà il punto di riferimento del vastissimo territorio provinciale a est di Roma e nasce per dare una risposta equilibrata al fabbisogno di salute. Il progetto sarà improntato ai concetti fondamentali di flessibilità ed umanizzazione.
Sarà un ospedale ecosostenibile, flessibile, in grado di affrontare le sfide che oggi con drammaticità stanno investendo la Sanità mondiale. Il progresso tecnologico e scientifico in atto ed in crescente evoluzione, il continuo cambiamento delle esigenze sanitarie e l’attuale attenzione ai temi della sostenibilità, del comfort del benessere richiedono una visione strutturale, organizzativa e gestionale della complessa rete dei servizi socio-sanitari, nuova e dinamica che prenderà corpo nell’Ospedale Tiburtino.
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Un nuovo approccio alla progettazione dei luoghi della salute, in grado di favorire sinergie e relazioni non solo tra le diverse discipline ma anche tra le diverse funzioni di diagnosi, cura, ricerca e formazione che caratterizzano il sistema-sanità. La progettazione del nuovo sistema ospedaliero – continua Santonocito – garantirà l’integrazione dello stesso con il territorio e le sue funzioni. L’ospedale sarà in grado di conciliare le complessità tecnologiche con la dimensione umana per offrire all’utenza ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri e per gli operatori.
Lo abbiamo pensato come una piastra circolare – che allocherà i servizi dell’emergenza – stretta come in un abbraccio dalla struttura di degenza e servizi, che a loro volta si svilupperanno secondo una precisa gradualità orizzontale in sintonia con l’intensità di cura prestata. Una torre sarà dedicata alle malattie infettivo diffusive ed ai sistemi di bio-contenimento. Ai piani inferiori più accessibili, in logica di gradualità verticale, i servizi ambulatoriali e di accettazione“, conclude Santocito.
Cosa prevede il progetto
Il nuovo ospedale introdurrà standard qualitativi e quantitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici in grado di garantire elevati livelli prestazionali in relazione al comfort sanitario, alla funzionalità ed alla sicurezza alla sostenibilità. L’assetto distributivo della struttura sanitaria sarà caratterizzato inoltre dall’articolazione in aree funzionali interconnesse secondo criteri di estrema flessibilità. Il progetto prevede un alto livello di efficienza ed umanizzazione dove l’uomo sarà posto al centro delle attività da svolgere.
L’organizzazione
Superficie totale dell’area mq – 87.300,00
N° posti letto – 340
Piano interrato di 13000 mq dedicato:
– diagnostica
– laboratori
-servizi ospedalieri cucina lavanderia
– spogliatoio
-gestione farmaci
Piano terra da 11000 mq dedicato:
– Pronto soccorso
– medicina d’urgenza
-ambulatori
-presidi chirurgici
-morgue
-spdc
Ulteriori N°5 Piani fuori terra da 4600 mq ciascuno:
Piano Primo da 4600 mq dedicato:
– Blocco operatorio
– rianimazione
-terapia intensiva
-emodinamica
N°4 Piani per le degenze e servizi dedicati ad esse con i vari reparti per un totale di 23300 mq.